Trasformare i rifiuti in nuova energia,
idrogeno e metanolo. È l’obiettivo congiunto di
Eni e Maire Tecnimont (attraverso la propria controllata per la chimica verde
NextChem), che hanno sottoscritto un accordo di partnership per lo studio e realizzazione di una tecnologia di conversione, tramite gassificazione ad alta temperatura e a bassissimo impatto ambientale, di rifiuti solidi urbani e plastiche non riciclabili per la produzione idrogeno e metanolo.
Eni e NextChem valuteranno sinergicamente dal punto di vista tecnico ed economico l’applicazione della tecnologia, che potrebbe essere realizzata
in siti industriali di Eni in Italia. In particolare, Eni ha già manifestato l’interesse a valutare il progetto
“Waste to Hydrogen” nella bioraffineria di Venezia, a Porto Marghera, e già realizzato lo studio di fattibilità in collaborazione con NextChem.
L’accordo, con il quale Eni è co-developer della tecnologia NextChem, permetterà di applicare concretamente l’economia circolare, dando una seconda vita a centinaia di
migliaia di tonnellate di rifiuti non riciclabili attraverso la produzione di prodotti chimici e combustibili, contribuendo così alla sostenibilità ambientale dei siti industriali nell’ambito di un sistema sempre più integrato ed efficiente volto al contenimento e riduzione delle
emissioni di CO² in atmosfera.
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