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A 32 miliardi la bolletta energetica degli italiani

 Ener2Crowd.com evidenzia come le rinnovabili, scese in Italia a 260 TWh, coprono solo il 44% della produzione totale del nostro Paese, un divario significativo rispetto agli obiettivi. 

Redazione ImpresaGreen

«Sebbene l'energia solare ed eolica rappresentino una delle soluzioni più efficaci per ridurre i costi energetici, l’Italia è ancora lontana dal raggiungere il target del 60% di produzione da fonti rinnovabili entro il 2030» sottolinea Niccolò Sovico, CEO e co-fondatore di Ener2Crowd.com, la piattaforma ed app per gli investimenti green.

Così, in Italia, la bolletta complessiva annuale per i consumi domestici arriva a sommare 32 miliardi di euro, una cifra che supera del 22% la media europea, aggravando ulteriormente il peso economico sulle famiglie italiane, mettono in evidenza gli analisti di Ener2Crowd.

«La differenza è attribuibile, in gran parte, al ritardo nello sviluppo delle energie rinnovabili» spiega Giorgio Mottironi, CSO e co-fondatore della società benefit Ener2Crowd, Chief Analyst del GreenVestingForum, il forum della finanza alternativa verde, nonché Special Assistant to the Secretary-General for Environmental and Scientific Affairs dell’Organizzazione Mondiale per le Relazioni Internazionali (WOIR).

Le rinnovabili, scese in Italia a 260 TWh, coprono infatti solo il 44% della produzione totale del nostro Paese, un divario significativo rispetto agli obiettivi. «Conseguenza della contrazione dei consumi, ma anche e soprattutto delle inefficienze energetiche» rileva Giorgio Mottironi.

Il divario energetico si traduce quindi in un costo addizionale sulle bollette domestiche pari a 8 miliardi di euro all’anno, eclissando i risparmi potenziali che si potrebbero invece ottenere investendo in un sistema energetico più verde.

Paradossalmente, 8 miliardi sono equivalenti a quanto dovremmo investire annualmente per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030. «E, secondo le nostre stime, questi investimenti potrebbero generare 2,5 volte il valore economico iniziale in termini di filiere industriali e benefici per i finanziatori» rimarca Giorgio Mottironi.

I rendimenti per gli investitori nelle energie rinnovabili sono stimati tra il 7,5% e il 10% annuo, arrivando a superare l’11% su Ener2Crowd.com e rendendo il settore non solo una necessità ambientale ma anche un’opportunità finanziaria significativa.

Le risorse destinate a modernizzare il mix energetico italiano avrebbero un impatto positivo sull’occupazione, con la creazione di 100.000 nuovi posti di lavoro ed un volume di investimenti di 90 miliardi di euro entro il 2030.

Se le risorse non andassero sprecate potrebbero essere utilizzate per modernizzare il mix energetico italiano, portando alla creazione di 100 mila nuovi posti di lavoro e ad un volume di investimenti di 90 miliardi di euro entro il 2030.



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Pubblicato il: 23/12/2024

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