Schüco Italia presenta il programma “
Un risparmio che cresce!”.
In linea con il
Piano sul Clima dell’Unione Europea che prevede la riduzione del 20% delle emissioni di CO2, l’incremento del 20% della produzione energetica da fonti rinnovabili e il risparmio del 20% dell’energia utilizzata entro il 2020, l’azienda padovana lancia la propria proposta di
contenimento energetico.
“Un risparmio che cresce!” mette in evidenza vantaggi concreti che si consolidano durante i 20 anni di vita dell’
impianto fotovoltaico cui si aggiunge un importante contributo alla salvaguardia ambientale.
La premessa che ha portato allo sviluppo del programma di Schüco è semplice: il fabbisogno energetico è in costante aumento, così come i costi dell’energia tradizionale; nel 2012 l’incremento rispetto all’anno precedente è stato del 18%.
L’utilizzo delle
fonti rinnovabili non solo consolida l’impegno ecologico-ambientale, ma consente di ottenere anche un considerevole contenimento economico della spesa. Per determinare l’effettivo risparmio, Schüco ha sviluppato uno strumento informatico di simulazione che consente di calcolare la riduzione effettiva dei consumi e i vantaggi concreti che si possono ottenere in relazione ai diversi parametri di riferimento, quali
le caratteristiche dell’impianto o l’area geografica.
Un esempio concreto: considerando un impianto nel Nord Italia, a Bologna, che produce ogni anno 1.150kWh per ogni kW installato, in 20 anni avremo 69 MWh, con un risparmio di circa 30,36 tonnellate di CO2 in meno immesse nell’atmosfera e 12,9 tonnellate di petrolio equivalente non bruciate.
Per una famiglia media di quattro persone la stima di spesa per
l’energia senza impianto fotovoltaico è di circa 20.250 €, invece se scegliesse di dotarsi di un impianto di 3kW il risparmio economico durante i 20 anni di vita dell’impianto, al netto della spesa senza finanziamenti, sarebbe indicativamente di 11.750 € a Padova, 13.250 € a Firenze, 15.000 € a Napoli e 16.500 € a Catania. Un risparmio decisamente considerevole, anche se i dati sono orientativi perché si basano su simulazioni di consumo, resa e redditività dell’impianto.
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