È stata assegnata a
ICIM S.p.A., organismo di certificazione indipendente a capitale interamente italiano,
la gara indetta dal
GSE - Gestore dei Servizi Energetici - per lo svolgimento delle attività di verifica degli impianti fotovoltaici ammessi alle tariffe incentivanti.
La procedura di selezione, inizialmente distinta per le regioni del Centro Nord e del Centro Sud, è stata infine vinta da ICIM per tutto il territorio nazionale e coinvolgerà circa
duemila impianti all’anno per quattro anni, per un totale di ottomila verifiche.
Le verifiche riguardano le proprietà strutturali degli impianti, che hanno determinato l’accesso ai diversi livelli di incentivazione previsti dal
Conto Energia e che devono essere conformi con quanto dichiarato al GSE. Gli impianti in possesso di tutti i requisiti continueranno a godere delle tariffe premianti secondo le regole del Conto Energia valido al momento della richiesta di incentivazione; al contrario, in caso di non conformità, il GSE valuterà l’apertura di una procedura di
rimborso diretto o una detrazione sugli incentivi degli anni successivi.
Il procedimento prevede una prima parte di controllo documentale e una fase successiva di sopralluogo sul posto, con realizzazione di un dossier fotografico. Numerose le caratteristiche che saranno oggetto di verifica: tra le altre, la corretta installazione degli impianti integrati negli edifici “a filo di tegole”, l’utilizzo di moduli provenienti dall’Unione Europea e il possesso del certificato di
Factory Inspection, entrambe condizioni necessarie per ottenere la maggiorazione del 10% della tariffa incentivante.
Da quanto è stato istituito il Conto Energia sono oltre 450.000 gli impianti fotovoltaici incentivati in Italia, per una potenza complessiva prodotta di quasi
17 milioni di kilowatt (fonte GSE). Le verifiche da parte di ICIM interesseranno impianti selezionati a campione e installati su edifici per uso principalmente domestico, coinvolgeranno tutte le regioni e le province d’Italia e ogni tipologia di impianto.
Alla vigilia del raggiungimento del tetto di
6,7 miliardi, che costituirà la soglia conclusiva dell’ultimo Conto Energia e la fine degli incentivi al fotovoltaico, un eventuale recupero di fondi potrà servire a sostenere un numero maggiore di impianti che operano nel rispetto delle normative.
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