Sogliano Ambiente, con sede in Romagna e operatività in tutta Italia, è una società qualificata nella progettazione, costruzione, gestione di impianti di
smaltimento, trattamento, recupero e valorizzazione e trasformazione dei rifiuti in materia ed energia, e
produzione di energia da fonti rinnovabili. Con l'inizio del nuovo anno la Sogliano Ambiente cambia passo, ampliando
ulteriormente la propria attività inaugurando il 1° dicembre prossimo
due nuovi impianti che le consentono di divenire
polo specializzato e autonomo nella gestione dei rifiuti non pericolosi.
Il primo a essere inaugurato sarà l’
impianto di stabilizzazione aerobica e anaerobica della frazione umida di rifiuti urbani e speciali provenienti da raccolte differenziate. Un progetto all'avanguardia in Italia, autorizzato al trattamento di 50.000 t/anno di rifiuti, e in grado di
produrre energia termica ed elettrica dal recupero del
biogas prodotto dalla stabilizzazione anaerobica dei rifiuti e dall'
impianto fotovoltaico che ricopre il tetto del capannone (700 kW/anno). Consente inoltre di produrre
compost ad uso agricolo. Questo nuovo impianto permetterà alla Sogliano Ambiente di dialogare con i Comuni che potranno così conferire alla discarica i propri rifiuti da raccolta differenziata.
Il secondo è un
impianto di trattamento del percolato prodotto dalle discariche gestite, con capacità di trattamento di 24.000 tonnellate annue.
La scelta di trattare il percolato prodotto direttamente in loco dipende da alcune considerazioni di ordine tecnico e ambientale. Anzitutto il trattamento in loco garantisce ottimi risultati sulla qualità del refluo in uscita. (Nel caso dell'impianto soglianese il processo ad evaporazione sottovuoto produce infatti uno scarico immesso
in un bacino idrico superficiale attiguo, un addensato e un fango entrambi smaltiti in discarica, e solfato ammonico utilizzato come integratore di ammendante agricolo).
In secondo luogo l'impianto è molto più efficiente dal punto di vista energetico. Infatti tutto il calore necessario al processo è recuperato dai motori di produzione di energia elettrica
alimentati a biogas di discarica, calore che altrimenti verrebbe dissipato in atmosfera. La realizzazione dell'impianto nello stesso sito della discarica elimina inoltre il dispendio dell'energia necessaria per il trasporto al depuratore autorizzato e il transito degli automezzi necessari alla movimentazione del percolato (mediamente 6 trasporti/giorno). Da ultimo garantisce il deflusso costante del percolato dalla discarica e il mantenimento del battente minimo sul fondo della discarica stessa.
I due impianti completano il
polo di Ginestreto, un'area nella quale sono racchiuse la quasi totalità delle attività di gestione delle diverse tipologie di rifiuti non pericolosi all'interno di un piccolo centro autonomo nel quale le operazioni di recupero e smaltimento finale sono assolutamente integrate una con l'altra.
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