Il settore del fotovoltaico ha già superato la fase degli ‘early adopter’ e inizia ad essere concepito come un’opportunità stabile per effettuare investimenti. Con la scomparsa dei sussidi sarà necessario passare a nuovi paradigmi, in cui gli individui non dovranno semplicemente ottenere energia dal solare perché sovvenzionata, ma dovranno essere coinvolti in uno sviluppo sostenibile mediante nuovi modelli di business quali il crowd financing o crowd investing, trovare formule che lo rendano accessibile come i sistemi di leasing e, al contempo, affidabile come gli acquisti collettivi.
Nel corso della conferenza
“The Solar Future: Italy”, organizzata a
Milano l’11 Ottobre da SolarPlaza - la piattaforma globale dedicata al fotovoltaico – verranno illustrati questi nuovi modelli paradigmi e i numerosi benefici ad essi connessi e come sarà il futuro del fotovoltaico dopo il V conto energia.
Bruce Davis, fondatore di AbundanceGeneration e relatore del convegno, presenterà la propria esperienza di crowd funding e il successo di una piattaforma che ha già finanziato diversi progetti nel Regno Unito, consentendo agli utenti di parteciparvi con un investimento iniziale di sole 5 sterline. "Siamo convinti che questo sia l'inizio di una rivoluzione negli investimenti, in cui gli individui al di fuori di quel piccolo 1% dei ‘più ricchi’ saranno in grado di avere accesso ad interessanti investimenti, in passato consentiti solo ai più agiati. Si tratta di una nuova forma di finanza democratica, basata sul sistema del prestito peer-to-peer e di altre forme di autofinanziamento, in grado di aprire le porte alla gente comune e di consentire loro di supportare e partecipare ai proventi delle energie rinnovabili", è il parere di
Bruce Davis.
“Il sistema finanziario del crowd financing rappresenta una grande opportunità per le start-up che necessitano di investimenti iniziali. Gli investimenti in progetti di energia rinnovabile vengono così effettuati utilizzando obbligazioni come quelle emesse comunemente dalle società, che formalmente promettono di pagare una quota degli utili provenienti dalla generazione e dalla vendita di energia rinnovabile e di rimborsare il capitale iniziale con pagamenti in contanti, effettuati due volte l'anno. Si tratta di un investimento finanziario etico ma capace di garantire un ottimo ritorno, oltre a un rendimento costante e a basso rischio”, aggiunge
Edwin Koot, CEO e Presidente di SolarPlaza. Anche i
sistemi di acquisto collettivi favoriranno la crescita dell’adozione del fotovoltaico. “Dal punto di vista dei consumatori, il solare è una tecnologia nuova, la filiera in molti paesi è tutta spostata verso la commercializzazione, spesso il costo chiavi in mano di un impianto è imprevedibile, assolutamente non trasparente e spesso gravato di costi e margini eccessivi, sostenuti in questo dagli incentivi alla diffusione del fotovoltaico molto favorevoli con effetti tipici dei mercati drogati.
In molti paesi questa situazione ha mobilitato organizzazioni anche spontanee che hanno favorito l’aggregazione dei consumatori interessati in Gruppi di Acquisto, e per loro hanno contrattato un prezzo chiavi in mano certo, calmierando e riducendo le speculazioni presenti sul mercato”, è l’opinione di
Gianfranco Padovan, Presidente di Energoclub e relatore del convegno. “In molti casi i Gruppi di Acquisto cercano di creare delle filiere corte adottando il criterio del ’km zero’. Si tratta di una grande opportunità per le aziende system integrator che desiderano ridurre i costi indiretti di commercializzazione in modo significativo e, nel contempo, aumentare la loro quota di mercato”, conclude
Gianfranco Padovan.
Infine, un modello altrettanto nuovo che si va sviluppando in mercati più maturi, è il
sistema di leasing. 2/3 degli impianti solari residenziali negli Stati Uniti sono finanziati mediante sistema di leasing, un modo semplice per consentire agli utenti di risparmiare fin dall'inizio.
“Con l’avvento del V Conto Energia e subito a seguire con la rimozione degli incentivi, occorrerà cambiare l’approccio al mercato fotovoltaico, passando dai grossi investimenti in grandi impianti al mercato residenziale del risparmio energetico. In particolare, occorrerà cambiare radicalmente l’approccio al cliente, traslando da una offerta di un prodotto, l’impianto Fotovoltaico appunto, ad una offerta di servizi tipica del mercato privato. Inoltre, anche il modello di business dovrà adeguarsi a questa nuova realtà, introducendo nuove tipologie di acquisto/investimento, tra le quali quello del leasing, già presente in altri paesi, potrà avere un ruolo importante nel mondo del fotovoltaico post incentivi”, commenta
Salvatore Cristoforo, amministratore di Sintergi e
relatore della conferenza.
“Attualmente il solare richiede un grande investimento iniziale che consente un ritorno in pochi anni; attraverso il leasing è possibile risparmiare sulla bolletta energetica sin dal primo mese senza necessità di alcun investimento iniziale finché non viene raggiunta la soglia di completamento dell’investimento: un modello accessibile a tutti e che permette di passare dalla fase di utenti
first mover a quella in grado di attirare la maggioranza degli individui”, conclude Edwin Koot.
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