Studio Wärtsilä: l'impiego di tecnologie di generazione di energia di bilanciamento potrebbe far risparmiare 65 trilioni di euro entro il 2050

Il modeling del sistema energetico globale di Wärtsilä, pubblicato nel rapporto Crossroads to net zero, mette a confronto due percorsi dal 2025 al 2050 con l'obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra e limitare il riscaldamento globale, come previsto dagli obiettivi dell'Accordo di Parigi. Nel primo percorso, al mix energetico vengono aggiunte solo le fonti rinnovabili, come l'energia eolica e solare, e lo stoccaggio di energia. Nel secondo percorso, vengono aggiunte al sistema anche tecnologie di generazione di energia di bilanciamento, che possono essere attivate rapidamente quando necessario per supportare le fonti rinnovabili intermittenti.

Il modeling rivela come un sistema energetico che includa l'energia di bilanciamento presenti vantaggi significativi sia in termini di costi che di riduzione delle emissioni di CO₂. Questo percorso genererebbe dunque un risparmio cumulativo di 65 trilioni di euro entro il 2050 rispetto a un percorso di sole rinnovabili, grazie alla minore capacità rinnovabile necessaria. Si tratta di una media di 2,5 trilioni di euro all'anno, pari a oltre il 2% del PIL mondiale del 2024. Il rapporto sottolinea inoltre che l'efficacia delle rinnovabili può essere massimizzata se supportata da centrali di bilanciamento, che sono fondamentali per l'aumento delle energie rinnovabili.

L'Italia si è impegnata a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050, con ambiziosi obiettivi intermedi per il 2030. Secondo il Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima (PNIEC), il Paese mira a soddisfare il 65% della sua domanda di elettricità con fonti rinnovabili entro il 2030.

Nel 2023, l'Italia ha registrato un traguardo di 5,7 GW di nuove installazioni di energia rinnovabile, un aumento significativo rispetto agli anni precedenti. Tuttavia, l'integrazione di una quota crescente di rinnovabili nel mix energetico nazionale presenta sfide significative, in particolare per quanto riguarda l'intermittenza di fonti come l'eolico e il solare. Questa variabilità mette a rischio la stabilità della rete, rendendo necessarie soluzioni per bilanciare domanda e offerta.

“L'inflessibilità dei sistemi energetici, unita all'aumento delle rinnovabili nel mix di generazione e ai cambiamenti climatici, ha portato all'emergere di nuove sfide legate all'energia. Per garantire un approvvigionamento energetico stabile ed economicamente vantaggioso, è necessaria una generazione di energia flessibile - ha dichiarato Malin Östman, Vice President, Strategy & Business Development di Wärtsilä Energy - Vediamo questo scenario in tutto il mondo, soprattutto in Italia dove il percorso verso le “emissioni nette zero” non è lineare e gli ultimi anni hanno dimostrato che non possiamo vedere esattamente cosa c'è dietro l'angolo. È quindi necessario stabilire condizioni di mercato e un quadro legislativo che ci permettano di creare flessibilità nei sistemi energetici di oggi e di garantirne l'adattabilità per il domani”.

L'adozione di tecnologie di bilanciamento, come impianti di generazione flessibili e sistemi di accumulo di energia, è essenziale per gestire questa intermittenza e garantire la sicurezza della rete. Queste soluzioni ottimizzano l'utilizzo delle risorse rinnovabili, riducono gli sprechi energetici e migliorano l'affidabilità complessiva della rete. Per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione, i leader italiani del settore energetico devono dare priorità agli investimenti nelle tecnologie di bilanciamento e sostenere riforme normative che incentivino la flessibilità del sistema. Queste azioni consentiranno una transizione energetica resiliente e sostenibile, in linea con gli impegni nazionali ed europei sul clima.