▾ G11 Media: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | Italian Security Awards | ...
Logo ImpresaGreen.it

Leitwind, a Guadalupa sei innovativi impianti eolici che resistono ai tifoni dell’oceano

Dopo i test al Massachusetts Clean Energy Center di Boston, vede la luce il progetto italiano da 20 milioni di euro e realizzato in condizioni meteo estreme. L’isola delle Antille francesi sempre più pioniera della green energy.

Redazione ImpresaGreen

In un anno produce 23 milioni di kilowattora di energia verde e le pale resistono a raffiche di vento di 250 chilometri all’ora. È sull’isola di Grande-Terre a Guadalupa, nell’arcipelago delle Antille Francesi nell’Oceano Atlantico, che ha visto la luce l’ultimo progetto di Leitwind, l’unico produttore italiano di impianti eolici classe Megawatt. Un’installazione innovativa grazie allo sviluppo di pale in grado di resistere ai cicloni caraibici.
Sei le turbine LTW80 da 1,65 MW classe Typhoon che nei giorni scorsi sono entrate a pieno regime, dopo che le opere di installazione avevano avuto inizio lo scorso mese di ottobre. Un progetto da 20 milioni di euro che il colosso francese Total Quadran ha commissionato a Leitwind e che sarà in grado di assicurare una produzione annua di 23 milioni di kwh di energia verde destinata alla rete elettrica locale dell‘isola caraibica. Proprio Guadalupa negli ultimi anni ha intensificato gli sforzi sul fronte delle energie rinnovabili, divenendo pioniere della green energy negli splendidi contesti insulari dei Caraibi.
Un progetto di prestigio quello portato a termine da Leitwind, che ha riservato importanti sfide ai tecnici dell’azienda italiana sia sul versante tecnologico che su quello logistico. Temperature elevate, alti livelli di umidità e soprattutto velocità del vento più elevate, a seconda dell’intensità del ciclone e della turbolenza, con rapidi cambi di direzione dell’aria, così come la possibilità di un probabile guasto alla rete e il pericolo di allagamenti dovuti a forti piogge, sono stati presi in considerazione durante tutto il processo di progettazione. E così per fare fronte alle condizioni meteo proibitive che caratterizzano la zona, esposta a tifoni e tempeste tropicali, si è proceduto allo sviluppo di un nuovo modello di pala “LS39-H”, in grado di resistere a velocità del vento estreme, con raffiche fino a 250 km/h.
Per testare la resistenza e la sicurezza della pala con cui è equipaggiata la LTW80-Typhoon, gli scorsi mesi sono stati dedicati alla campagna di test strutturali, necessari per la certificazione IEC e in grado di riprodurre le sollecitazioni operative ed estreme alle quali la pala sarà sottoposta. Test portati a termine in quattro mesi presso il Massachusetts Clean Energy Center (MassCEC) Wind Technology Testing Center (WTTC) di Boston (Usa).
Dai test vibrazionali a quelli statici che hanno certificato la resistenza della pala LS39-H nelle peggiori condizioni operative di tempesta per finire con due test a fatica, complessivamente due milioni di cicli in due mesi, che hanno certificato l’affidabilità della pala LS39-H per 20 anni di operatività in siti di vento di classe 1 (velocità media annua pari a 10m/s).
Un’altra delle complessità del progetto è stata indubbiamente la logistica: la fornitura dei componenti, così come delle attrezzature di lavoro ad esempio le autogru, è avvenuta via nave e solo durante le ore notturne, in quanto sull’isola vige una limitazione del transito stradale.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di ImpresaGreen.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.
Pubblicato il: 24/05/2021

Tag: