La Regione Sicilia veste il ruolo di protagonista nello sviluppo delle energie rinnovabili in Italia grazie a due
parchi agro-fotovoltaici che sorgeranno a Marzara del Vallo e a Paternò, frutto della collaborazione fra Engie e Amazon. Sono fra i primi in Italia, e costituiscono una scelta originale e innovativa per molti aspetti. Si tratta infatti di parchi fotovoltaici a tutti gli effetti, con una
capacità produttiva di 104MW, ma non solo.
Il Presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci è intervenuto per spiegare i benefici di questa scelta. "
Quella proposta da Engie è una fonte rinnovabile innovativa in quanto ha la capacità di unire l'uso dei terreni agricoli con lo sviluppo dell'energia sostenibile". In altre parole, i due parchi di Paternò e Marzara del Vallo occuperanno complessivamente oltre 180 ettari di suolo. Ma "
lo stesso terreno continuerà ad essere coltivabile, quindi non verrà sottratto terreno produttivo all'agricoltura com'è accaduto per altre iniziative" sottolinea Musumeci, che apprezza l'integrazione virtuosa fra agricoltura ed energia rinnovabile.
La Regione Sicilia inoltre trarrà energia da queste due installazioni: l'80 percento dell'energia prodotta sarà destinata ad Amazon, che cofinanzia la costruzione dei parchi agro-fotovoltaici. Il 20 percento rimanente invece verrà utilizzato per soddisfare il fabbisogno energetico di decine di migliaia di utenze. Un aspetto non secondario, che per Musumeci si converte in un ritorno utile per il territorio, insieme all'occupazione generata dalla costruzione e dalla manutenzione dei due parchi, da parte sia di specialisti che di manovali (si stima un impiego a tempo per centinaia di persone).
Nello Musumeci, Presidente della Regione SiciliaSul fronte ambientale, queste due installazioni permetteranno di risparmiare all’ambiente oltre 62.000 ton di CO2 all'anno, che è l’equivalente raggiungibile piantumando oltre 3,1 milioni di alberi.
Convivenza fra agricoltura e fotovoltaico
Andrea Fiocchi, Head of Renewable Energies, Wind and Solar di Engie, ha spiegato nel dettaglio com'è possibile far convivere agricoltura e fotovoltaico. Innanzi tutto ha spiegato il motivo della scelta di puntare sulla Sicilia, identificata come la migliore regione italiana per disponibilità eolica e solare. Detto questo, Engie ha scelto di usare strutture evolute che sfruttano l'innovazione tecnologica, e in particolare moduli bifacciali che sono capaci di
catturare la radiazione solare anche sulla faccia non esposta al sole, grazie alla luce riflessa dalle superfici.
Inoltre, tali moduli sono installati su
strutture mobili che permettono loro di "inseguire" il movimento del Sole per ottimizzare la produzione di energia. Grazie a queste chicche tecnologiche si ottiene il 20% in più di energia, nonostante i pannelli non siano particolarmente ingombranti. Le celle ad altissima efficienza e altissima capacità unitaria hanno consentito di minimizzare l'occupazione del suolo, favorendo l'agricoltura.
I pannelli sono disposti in file distanziate a sufficienza per lasciare lo spazio necessario per il passaggio dei mezzi agricoli. Su tutto il perimetro di ciascun impianto verrà installata una fascia arborea con
piante autoctone, come ulivi e mandorli. Fra le file delle strutture è prevista invece la coltivazione di
colture arboree e foraggere. Non solo: sotto ai pannelli le piante crescono in condizioni migliori perché non soffrono la siccità in estate e il freddo in inverno.
Finanziamenti
Una soluzione come quella impiegata per i progetti di Paternò e Marzara (dove la costruzione del parco è già partita) comporta
costi di allestimento del 10% superiori rispetto a quelli dei tradizionali parchi fotovoltaici. Il costo di partenza non è l'unico ostacolo alla costruzione di un parco agro-fotovoltaico. Fiocchi ha argomentato che con queste installazioni si esce dallo schema tradizionale perché questa tipologia di impianti non rientra nei meccanismi di incentivazione. È stato quindi necessario trovare schemi contrattuali differenti, come l'accordo pluriennale con Amazon per la vendita dell'energia elettrica prodotta.
Si è attivato un circolo virtuoso: un cliente come Amazon garantisce il ritorno dell'investimento e depenna la volatilità sui prezzi dell'energia elettrica, che è poco apprezzata dai finanziatori. A questo punto il progetto è diventato "bancabile", ossia è stato finanziato da tre istituti di credito (BNP Paribas, Cassa Depositi e Prestiti e Société Générale), certi che verranno ripagati dai guadagni garantiti.
Un progetto pionieristico
Vannia Gava, Sottosegretario di Stato per la transizione ecologica, MITE, è intervenuta all'evento stampa virtuale di Engie per sottolineare che quello siculo è
"un progetto pionieristico che va nella direzione giusta, quella dello sviluppo sostenibile.
Ha una doppia valenza positiva perché non solo consentirà ad una grande azienda come Amazon di compensare il consumo di energia e di fornire servizi digitali a emissioni zero in Italia, ma rappresenta anche un importante investimento di un’altra grande azienda internazionale come Engie in una Regione italiana che ha sofferto - come e più delle altre - la crisi economica. Ci auguriamo che questa iniziativa possa diventare un “modello” e possa essere replicata da altre aziende".
Engie
Engie non ha bisogno di presentazioni: è un gruppo che gioca un ruolo fondamentale nella transizione energetica a livello globale. Solo in Italia contribuisce a produrre circa 500MW da energia rinnovabile attraverso importanti investimenti. Sono attualmente 23 i parchi di energia rinnovabile che Engie ha costruito in Sicilia, Molise, Umbria, Lombardia, Basilicata, Puglia, Calabria e Campania.
Il
CEO di Engie Italia Daminen Térouanne ha ricordato alcuni aspetti importanti che riguardano sia il Pianeta sia l'economia. A partire dal fatto che la decarbonizzazione non è una moda e che la pandemia ha rallentato i consumi e l'economia, ma non lo sviluppo di energie. Il primo punto fermo è che la ripresa punterà sul green, come dimostra il Recovery Plan che supporta da un lato gli orientamenti strategici (il green), dall'altro le nuove opportunità di crescita economica.
Terrouanne non ha mancato di rimarcare i contenuti del rapporto Ember: nel 2020 nell'Unione Europea le energie rinnovabili hanno superato per la prima volta i combustibili fossili come principale fonte di elettricità. Le rinnovabili, come eolico e solare, hanno generato il 38% dell'elettricità erogata nei 27 Stati membri. Un'ottima notizia, che però ha visto l'Italia nelle retrovie, nonostante la transizione energetica sia al centro delle politiche comunitarie. Significa che l'Italia deve accelerare, e per questo ha bisogno di Engie.
La strategia di Engie ha subito una forte accelerazione dal 2020 portando a
triplicare la capacità installata grazie ad acquisizioni mirate. Ai 165MW di impianti in produzione si sono aggiunti ulteriori 150 MW di parchi eolici già operativi e 170 MW di progetti eolici e fotovoltaici in costruzione nel 2021/2022. “
Negli ultimi anni abbiamo investito molto in energie verdi e oggi abbiamo l’obiettivo di aumentare la capacità dei nostri impianti rinnovabili in Italia da circa 500MW attuali fino a oltre 1 GW, entro i prossimi anni" ha aggiunto Térouanne. Inoltre, Engie ha investito in negli
impianti di stoccaggio: ne realizzerà per un totale di 42MW impiegando innovative batterie ad alto contenuto tecnologico che verranno anche abbinati ai progetti di produzione di energia pulita.
Amazon
L'impegno di Amazon si inquadra perfettamente nella mission di Amazon e nel
Climate Pledge che ha inaugurato nel 2019 con l'obiettivo di raggiungere zero amissioni nette di CO2 entro il 2040, 10 anni prima dell'accordo di Parigi. Il raggiungimento di questo obiettivo passa per l'approvvigionamento al 100% da energie rinnovabili entro il 2025.
Al momento l'azienda statunitense è già il maggiore acquirente aziendale di energia rinnovabile in Europa, con oltre 2,5 gigawatt di energia da fonti rinnovabili. A livello globale Amazon è coinvolta in 206 progetti di energia rinnovabile, tra cui 71 progetti eolici e solari su larga scala e 135 tetti solari su strutture e negozi. La capacità complessiva di produzione di elettricità green di Amazon è di 8,5 gigawatt. In Italia Amazon è un marchio importante. È presente sul territorio da oltre 10 anni, con 40 sedi. Per centrare il Climate Pledge deve investire anche nel Belpaese. Ecco quindi il finanziamento dei primi due parchi in Sicilia.
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