Coronavirus, Coldiretti: nei campi servono macchine e voucher
Coldiretti: "Le imprese agricole necessitano di macchine, attrezzature e ricambi per arare il terreno, seminare, mantenere sane le colture, irrigare e raccogliere ma anche per dar da mangiare agli animali, mungere e conservare il latte".
Redazione ImpresaGreen
“Lo stop forzato al settore della meccanica agricola aggrava la situazione di difficoltà nei campi dove con l’inizio delle campagne alla mancanza di lavoratori si aggiungono le difficoltà per le forniture di macchine, attrezzature e ricambi agricoli necessari per la lavorazione nei terreni”. E’ quanto afferma
il presidente della Coldiretti Ettore Prandini che chiede di inserire la meccanica agricola nell’elenco delle produzioni essenziali come previsto nei provvedimenti per l’emergenza in tutti gli altri Paesi che hanno invece autorizzato la produzione di macchinari agricoli proprio in quanto funzionale a garantire l’approvvigionamento alimentare.
Peraltro – sottolinea la Coldiretti -la meccanizzazione diventa una scelta necessaria in questo momento
in cui è venuto a mancare l’apporto lavorativo di molti dei 370mila stagionali che ogni anno arrivavano dall’estero, a causa del blocco delle frontiere. Servono subito voucher agricoli semplificati per offrire opportunità di lavoro a cassa integrati, pensionati e studenti ma anche tecnologie efficienti per garantire la piena operatività dell’agricoltura nazionale che – spiega la Coldiretti -si classifica al primo posto a livello comunitario per numero di imprese e valore aggiunto grazie ai primati produttivi, dal grano duro per la pasta al riso, dal vino a gran parte dei prodotti ortofrutticoli ma anche per la leadership nei prodotti di qualità come salumi e formaggi.
Le imprese agricole – continua la Coldiretti – necessitano di macchine, attrezzature e ricambi per arare il terreno, seminare, mantenere sane le colture, irrigare e raccogliere
ma anche per dar da mangiare agli animali, mungere e conservare il latte. “Una esigenza che deve essere raccolta dal Governo con una adeguata modifica del decreto che consenta alle industrie del comparto di riprendere la produzione nell’osservanza rigorosa delle misure di prevenzione e sicurezza per i lavoratori” ha concluso Prandini.
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