Anche gli
edifici moderni possono consumare molta più energia di quanto previsto. I ricercatori dell'UE hanno creato un
sistema open source per la gestione dell'energia in grado di individuare gli sprechi e indicare possibili soluzioni.
Il progetto si chiama
HIT2GAP, vi hanno partecipato Germania, Spagna, Regno Unito, Polonia, Italia, Grecia, Cipro, Irlanda, Turchia e si è concluso ad agosto 2019. Si è rivelato utile perché, nonostante molti
edifici siano progettati per essere efficienti dal punto di vista energetico, spesso
non raggiungono i risparmi previsti.
Pascale Brassier, coordinatore del progetto, spiega di avere "esempi che dimostrano che molti, molti edifici non funzionano come previsto dal loro progetto. In alcuni casi, questo divario in termini di
prestazioni energetiche implica che gli edifici consumino più del doppio della quantità di energia prevista".
Questo nonostante integrino sofisticati sistemi di rilevamento e gestione per tenere sotto controllo il consumo di energia. Ci possono essere molti motivi per cui questo avviene. Ci possono essere calcoli di progettazione sbagliati, errori nell'implementazione delle tecniche. Oppure sono stati impiegati materiali errati nella costruzione o la messa in servizio dei sistemi non è stata ottimale.
La soluzione proposta dal progetto è stata battezzata BEMServer. Si tratta di un pacchetto software open source che funge da gateway tra i sistemi di rilevamento presenti nell'edificio e una serie di moduli opzionali. La funzione è fornire una gamma di servizi di monitoraggio e ottimizzazione dell'energia.
BEMServer
raccoglie dati quali temperatura e umidità interne, consumo di elettricità per l'illuminazione, il riscaldamento e la ventilazione. Colleziona inoltre dati sul funzionamento del sistema di riscaldamento e persino sulle condizioni meteorologiche esterne. "Questi dati sono 'il carburante' per i servizi BEMServer", spiega Brassier.
Numerosi moduli offrono simulazioni calibrate rispetto alle misurazioni effettive. Lo strumento aiuta quindi in tempo reale a rilevare malfunzionamenti del sistema. Ad esempio, può supportare un responsabile della struttura a identificare un problema e a intervenire rapidamente per risolverlo".
Hanno fatto da cavie il centro di ricerca sulle nanoscienze a San Sebastian (Spagna), il municipio nel distretto Wilanów di Varsavia (Polonia), l'edificio di ingegneria dell'Università Nazionale d'Irlanda a Galway e il quartier generale di Bouygues Construction vicino a Versailles (Francia).
Secondo Brassier l'esempio di Galway, in particolare, è significativo. La mostrato quanto si potrebbe risparmiare intervenendo sui guasti nei sistemi di trattamento dell'aria. "I guasti sono stati rilevati in modo molto affidabile e preciso. Sono difetti comuni che possono essere trovati in ogni edificio. Quando li abbiamo corretti, abbiamo misurato l'impatto e abbiamo riscontrato un elevato potenziale di risparmio energetico".
Il progetto ha stimato che con questa tecnica si potrebbe ottenere un
risparmio tra il 25% e il 65% nel consumo di elettricità dei tipici sistemi di trattamento dell'aria. " È un ottimo esempio dell'impatto positivo generato dal BEMServer e dai moduli."
Un altro modulo rileva le omissioni degli occupanti. Per esempio, lasciare le luci accese o le finestre aperte durante la notte. Brassier ammette che il comportamento umano è molto più difficile da regolamentare rispetto alla messa a punto dei macchinari. " È un argomento difficile ma è una fonte molto grande del divario in termini di prestazioni energetiche, quindi questo modulo e questo servizio sono molto importanti".
Il progetto HIT2GAP è terminato nel 2019, ma il lavoro continua. Ad oggi sono disponibili dodici moduli, ma dato che BEMServer è gratuito e open source, chiunque può svilupparlo, creare o vendere moduli aggiuntivi. La Nobatek / Inef4 di Brassier sta lavorando a nuovi moduli. È inoltre in corso il miglioramento del BEMServer stesso, in particolare per la pre-elaborazione dei dati ricevuti dal sistema di gestione dell'edificio. In questo modo sarà possibile migliorare la qualità dei dati forniti ai moduli.
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