Per anni i responsabili dei data center hanno fatto affidamento sulla configurazione
hot aisle / cold aisle, ovvero sul “corridoio caldo e freddo”, come base della
strategia di raffreddamento dei data center. Questo approccio funziona perfettamente per la maggior parte delle apparecchiature, fatta eccezione per gli switch posti nella parte superiore dei rack.
I rack sono disposti su due file di armadi contrapposti, creando così un “
corridoio freddo” (cold aisle) in cui l’aria fredda può entrare dalla parte anteriore delle apparecchiature. L’aria calda viene quindi convogliata dal retro dell’apparecchiatura in un “
corridoio caldo” (hot aisle), verso i lati contrapposti e posteriori degli armadi. Ciò impedisce che l’aria calda sia aspirata in altre apparecchiature, ottimizzando l’
efficienza di raffreddamento dei server rack, prolungando la durata delle apparecchiature e prevenendo i danni dovuti al surriscaldamento che possono causare costi per i tempi di inattività del data center.
Purtroppo, non tutte le apparecchiature critiche per il funzionamento dei data center operano al meglio in una configurazione “hot aisle-cold aisle”, e gli switch ToR (Top-of-Rack) rappresentano
una delle sfide più complesse.
I responsabili dei data center apprezzano i numerosi vantaggi offerti dagli switch ToR, soprattutto perché possono essere montati più vicini alle altre strumentazioni,
riducendo la quantità di cavi necessari per collegare i server. Tuttavia, a seconda del produttore, del modello e della configurazione, questi apparati tecnologici spesso devono essere montati nella parte superiore e posteriore del rack,
lontano dal flusso d’aria del “corridoio freddo” nella parte anteriore dell’armadio, con le porte rivolte verso il “corridoio caldo”.
A seconda del punto dell’apparecchiatura in cui si trovano (anteriore, posteriore o ai lati), le prese di raffreddamento finiscono spesso per
aspirare l’aria di scarico di altri dispositivi del data center.
Che cosa fanno i responsabili dei data center? Alcuni scelgono di non fare nulla. Tuttavia questa strategia compromette l’efficacia degli switch. Uno switch che
aspira costantemente aria più calda del previsto avrà infatti vita più breve con il rischio di diventare inutilizzabile all’improvviso, compromettendo la continuità delle operazioni. Una seconda opzione consiste nel rimuovere un pannello di chiusura dalla parte anteriore dell’armadio. Tuttavia ciò riduce l’efficienza e può
compromettere la portata di aria fresca verso le apparecchiature IT adiacenti.
La proposta di Vertiv
La buona notizia è che i responsabili dei data center hanno una terza scelta, oltretutto facile da adottare. La soluzione di gestione della portata d’aria
Vertiv Geist SwitchAir è adatta ai retrofit e funziona come un condotto che avvolge lo switch e accede alla portata d’aria del sistema di raffreddamento del “corridoio freddo”, incanalando l’aria condizionata verso gli ingressi difficili da raggiungere.
La soluzione SwitchAir integra la strategia di raffreddamento esistente nei data center e aiuta a proteggere i costosi switch ToR con sforzi e costi minimi. Questa soluzione consente di
raffreddare gli switch indipendentemente dalla posizione delle loro prese d’aria e da dove sono montati oltre a poter essere installata anche quando lo switch è in funzione.
Inoltre, è semplice trovare la soluzione SwitchAir giusta per le proprie apparecchiature e per configurazioni specifiche. Sono disponibili infatti due opzioni: un sistema SwitchAir attivo che impiega
ventole incorporate per spingere l’aria verso le prese d’aria dello switch; un sistema SwitchAir passivo che
incanala l’aria fredda verso le prese d’aria dello switch e gli impedisce di aspirare aria calda di scarico. Vertiv fornisce uno SwitchAir Finder con
oltre 350 part-number univoci di switch che permettono di abbinare il sistema SwitchAir corretto con il/i modello/i di switch di rete. Per trovare immediatamente la soluzione giusta per il proprio data center è sufficiente inserire le informazioni relative a produttore, modello e presa d’aria degli switch ToR.
Merle Seeman è Responsabile Business Unit rPDU (Rack Power Distribution Unit) di Vertiv
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