Eni si impegna a non svolgere attività di esplorazione e sviluppo nei siti UNESCO
Inoltre Eni, quando svolgerà attività di esplorazione, sviluppo e produzione in aree importanti per la biodiversità, si impegna nella conservazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici (BES).
Redazione ImpresaGreen
Eni ha comunicato il suo impegno formale a non svolgere attività di esplorazione e sviluppo nei
Siti Naturali presenti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO.
L’impegno dà riconoscimento ufficiale a una policy che Eni sta già seguendo nelle proprie operazioni. E’ un ulteriore step che si inserisce nel cammino di trasformazione dell’azienda. “Questo impegno riflette la nostra ambizione di contribuire a trovare soluzioni alle sfide che il mondo sta affrontando e al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile,” ha dichiarato
Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni.
L'azienda ha anche sottolineato il proprio impegno, già esistente,
verso la conservazione della Biodiversità e dei Servizi Ecosistemici (BES). Operando in contesti ambientali diversificati nel mondo, con diverse sensibilità ecologiche e differenti regimi normativi, Eni gestisce il tema della biodiversità attraverso il proprio modello di gestione BES. Questo modello si è sviluppato nel tempo anche grazie a collaborazioni di lungo periodo con riconosciute organizzazioni internazionali leader nella conservazione della biodiversità.
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