Secondo le Nazioni Unite, ogni anno
8 milioni di tonnellate di plastica finiscono negli oceani. Ancora più sconvolgente è pensare che dagli anni ’50 sono stati prodotti oltre 8,3 miliardi di tonnellate di plastica, pari al peso di 822.000 Tour Eiffel, e solo l’1% di questa proviene da risorse rinnovabili basate su combustibili non fossili.
Per contribuire a frenare questa crescente crisi, Samsung Electronics ha deciso di seguire le orme di governi e organizzazioni di tutto il mondo e sta studiando e attivando
nuove pratiche di imballaggio sostenibili, al fine di ridurre il consumo di plastica e gli sprechi.
Nel corso del 2019 i “tradizionali” imballaggi di plastica verranno sostituiti
con pasta per carta stampata (un materiale di fusione che non utilizza fibre di legno ma incorpora sottoprodotti di scarto come residui di canna da zucchero), contenitori e borse di carta e plastica riciclata e biologica e materiali prodotti senza uso di combustibili fossili come l’amido. Inoltre, per rendere l’iniziativa più completa possibile, entro il 2020 Samsung si impegna a utilizzare per imballaggi e manuali d’istruzione solo materiali in fibra certificati dall’ente
Sustainable Forest Management (SFM).
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
ImpresaGreen.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.
Notizie che potrebbero interessarti:
Greenwashing invisibile: solo il 14% dei...
Detergenti ecologici: Il 92,5% degli italiani...
Imprese: solo lo 0,64% delle aziende italiane...
Fortinet presenta il 2024 Sustainability Report
Birra e sostenibilità: la Gen Z guida la...
Pasqua, Sima: tra sprechi e trasporti è allarme...