Le tensioni internazionali e la conseguente
forte accelerazione delle quotazioni del petrolio, cresciute del 57% in un anno e del 9% solo nell’ultimo mese di maggio, hanno pesantemente influenzato anche
i prezzi nei mercati all’ingrosso dell’energia, con ripercussioni sui prezzi per i clienti finali sia del mercato libero che del mercato tutelato. Andamenti che si riflettono sull’aggiornamento delle condizioni economiche di riferimento per le famiglie e i piccoli consumatori in tutela per il terzo trimestre 2018.
Per
il settore elettrico, allo scopo di mitigare l’impatto dell’attuale congiuntura, l’Autorità è intervenuta con una modulazione degli oneri generali di sistema, in modo da ridurre l’aumento di spesa per i clienti domestici e non domestici, con pari effetti
sia sul mercato tutelato che su quello libero. Di conseguenza, dal prossimo 1° luglio la spesa per l’energia per la famiglia tipo in tutela registrerà
un incremento del 6,5% per l’energia elettrica e dell’8,2% per il gas naturale, in controtendenza rispetto ai forti ribassi (-8% per l’elettricità e -5,7% per il gas) del secondo trimestre 2018.
Per il gas l’impatto sulla spesa per i clienti domestici risulta meno significativo
in considerazione dei bassissimi consumi del periodo estivo.
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