ANIE rinnovabili da mesi lavora con il MISE sul decreto che dovrà rivedere gli
incentivi alle fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico.
Nella Legge di Stabilità approvata dal Senato spunta
la proroga sino al 2020 degli incentivi solo per gli impianti a biomasse.
La norma spiazza ANIE Rinnovabili, che rappresenta in Confindustria il settore delle energie rinnovabili che, oltre ad aver contribuito nei mesi scorsi a fornire al MISE tutti gli elementi per migliorare la bozza del decreto in questione, era pronta, in sinergia con Confindustria, a istituire un tavolo presso lo stesso Ministero per delineare le strategie di sviluppo programmatico per tutte le fonti rinnovabili per il periodo 2017-2020.
"La norma contenuta nel DDL Stabilità non è coerente con il sistema perché privilegia solo una tecnologia a scapito di tutte le altre e impatterà sullo sviluppo di tutte le fonti rinnovabili elettriche non fotovoltaiche. Infatti non è ancora ben chiaro se la previsione inciderà sul contatore del GSE oppure se le risorse economiche ad esso destinate saranno aggiuntive a quelle messe a disposizione del tetto di 5,8 miliardi di euro all'anno. Pertanto chiediamo al Governo di chiarire la questione. Anche perché ogni strategia deve necessariamente essere coordinata affinché non si entri in conflitto con le norme europee sugli aiuti di Stato, la cui violazione potrebbe compromettere la stessa approvazione del Decreto FER non FV, creando di fatto un vuoto normativo che penalizzerà ulteriormente tutto il settore" commenta in una nota Anie Rinnovabili.
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