Comieco, il Consorzio Nazionale per la raccolta e riciclo di imballaggi a base cellulosica, punta al Sud per migliorare la qualità e la quantità della raccolta differenziata di carta e cartone. Il Mezzogiorno, infatti, rappresenta un'area in cui si registrano ingenti ritardi sui livelli di raccolta, ma che mostra anche un notevole potenziale di sviluppo.
Per questo Comieco, d'intesa con Conai, ha messo a punto un
Piano per l'Italia del Sud, patrocinato dal Ministero dell'Ambiente e illustrato oggi alla presenza del Ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, in cui si prevedono misure a sostegno dello sviluppo della raccolta differenziata di carta e cartone in otto regioni del Mezzogiorno (
Abruzzo, Puglia, Campania, Calabria, Basilicata, Molise, Sicilia, Sardegna), che rappresentano dal punto di vista demografico circa un terzo della popolazione complessiva dell'intero Paese.
Sono circa 70 i Comuni interessati dal Piano Sud, nato da una ricerca commissionata da Comieco a Thesis Ambiente.
Tra questi il Consorzio, con Conai, ne ha per ora individuati alcuni in cui intervenire a sostegno della raccolta, finanziando l'acquisto di attrezzature, nuovi automezzi e campagne di comunicazione:
Pescara, Foggia, Bari, Napoli, Caserta, Palermo, Messina, Siracusa, Ragusa, Sassari, Sciacca e Catania. Alla presentazione del Piano Sud erano presenti rappresentanti delle amministrazioni locali e delle municipalizzate delle città interessate, tra cui: il Sindaco di Messina
Renato Accorinti, il Presidente di AMIU Puglia
Gianfranco Grandaliano, il Sindaco di Palermo
Leoluca Orlando, il Vice Sindaco di Napoli
Tommaso Sodano, l'Assessore all'Ambiente di Bari
Pietro Petruzzelli, l'Assessore all'Ambiente di Ragusa
Antonio Zanotto.
Analizzando la quantità di carta e cartone raccolta in ogni Regione del Sud rispetto al totale dei rifiuti prodotti, sono state calcolate le quantità di materiale cellulosico ancora intercettabili attraverso la raccolta differenziata.
Considerato che la "percentuale di intercettazione facile" delle frazioni cellulosiche è stimata nel 14%, secondo lo studio sarebbero ancora facilmente intercettabili
circa 700.000 tonnellate di materiale cellulosico che oggi finisce nella raccolta indifferenziata.
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