ABB si è aggiudicata ordini da
Hitachi Zosen Inova, l’azienda svizzera EPC leader nella trasformazione dei rifiuti in energia, per la fornitura di una soluzione integrata elettrica e di controllo per il centro di recupero dell’energia di Severnside nell’Inghilterra sud-occidentale e per il primo impianto di termovalorizzazione a Poznan, in Polonia.
L’industria della termovalorizzazione, che genera energia elettrica e calore dai rifiuti domestici e commerciali, è un mercato in costante crescita. Da una parte, la crescita della popolazione e l’urbanizzazione porta a un aumento dei rifiuti, mentre dell’altra si riducono gli spazi utili per le discariche. Il volume globale dei rifiuti solidi urbani è aumentato dai
700 milioni di tonnellate del 1990 a un milione e 300.000 tonnellate del 2010, con una previsione di crescita fino a 2 miliardi e 200.000 tonnellate entro il 2025.
Grazie al processo di termovalorizzazione, una tonnellata di rifiuti solidi urbani potrà servire a generare 800 kilowattora di energia elettrica.
Il sistema di controllo avanzato e totalmente integrato di ABB basato sulla piattaforma
Symphony Plus consente un rapido adattamento alle condizioni di combustione per rendere il funzionamento dell’impianto il più efficiente e sicuro possibile. Tale processo riduce sensibilmente il volume dei rifiuti e dell’inquinamento e il pericolo generato dalla fuoriuscita di gas dai condotti. ABB fornirà le soluzioni in moduli preassemblati e testati in fabbrica per accelerare la fornitura e facilitarne l’installazione.
ABB Italia fornirà i sistemi di controllo realizzati presso la sede di Genova, uno dei più importanti centri italiani di innovazione tecnologica nel settore dell’automazione.
L’impianto di
Severnside convertirà fino a 400.000 tonnellate di rifiuti solidi all’anno, producendo 34 megawatt di energia elettrica, sufficienti a fornire energia elettrica a 50.000 abitazioni del Regno Unito. L’impianto di Poznan genererà 18 megawatt di energia dalla trasformazione di 210.000 tonnellate di rifiuti altrimenti sepolti nelle discariche. Entrambi gli impianti entreranno in funzione nel 2016.
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