ReMedia – fra i principali Sistemi Collettivi italiani no-profit per la gestione eco-sostenibile dei RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), rifiuti da impianti fotovoltaici, pile e accumulatori – ha gestito nel 2013 circa
42.000 tonnellate di rifiuti tecnologici, con una
crescita del 2,9% rispetto allo scorso anno.
In particolare ReMedia ha avviato a un corretto riciclo
34.835 tonnellate di RAEE domestici – generati da nuclei familiari –
2.542 tonnellate di RAEE professionali – prodotti dalle imprese e dagli enti pubblici – e
4.260 tonnellate di pile e accumulatori portatili.
Per quanto riguarda i RAEE domestici, il
raggruppamento R3 (TV e monitor) è stato il più rilevante con
17.923 tonnellate (
51,45% del totale), seguito da R4 (elettronica di consumo, informatica e piccoli elettrodomestici) con 7.208 tonnellate, R1 (freddo e clima) con 7.093 tonnellate e R2 (grandi bianchi) con 2.586 tonnellate. Le sorgenti luminose (R5) raggiungono 25 tonnellate in crescita del 25% rispetto al 2012.
Tra le regioni italiane, la Lombardia ha segnato il risultato migliore con un totale di RAEE domestici raccolti di
7.303 tonnellate, pari al
21% del totale. Al secondo posto si posiziona l’Emilia Romagna con 3.581 tonnellate, seguita dal Veneto con 3.108 tonnellate.
Tra le città, con
2.857 tonnellate è
Milano quella che vanta la quantità più alta di RAEE domestici gestiti, prima di Roma (2.078 tonnellate) e Napoli (1.225 tonnellate).
Il Consorzio ha garantito anche per le attività relative al 2013 un servizio efficiente con una puntualità del
99,4% per quanto riguarda il ritiro di RAEE domestici e del
97,7% per le pile portatili presso i centri di raccolta comunali.
“
L’incremento dei volumi di raccolta di rifiuti tecnologici è una delle grandi sfide ambientali che l’Italia deve affrontare nei prossimi anni. Una volta recepita la nuova Direttiva europea sui RAEE, dovremo aumentare ancora di più l’impegno per arrivare a raccogliere e smaltire l’85% di RAEE generati entro il 2019”, spiega
Danilo Bonato,
Direttore Generale di ReMedia. “
Non dobbiamo dimenticare che i rifiuti tecnologici hanno un valore economico e ambientale: avviarli a un corretto riciclo significa recuperare materie prime, metalli preziosi e terre rare da reintrodurre nel ciclo produttivo, risparmiare energia ed evitare emissioni di CO2”.
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