La smart city da progetto ideale a realtà concreta: entra nel vivo il lavoro dell’
Osservatorio Nazionale Smart City ANCI, condotto in partnership con FORUM PA.
A partire da oggi le 30 città che hanno aderito all’Osservatorio si incontreranno on line, in un’area dedicata del sito
osservatoriosmartcity.it, e costruiranno insieme un Vademecum proponendo le proprie idee per tracciare la “via italiana” alla smart city.
Il
Vademecum è visibile a tutti ed è sufficiente registrarsi per poterlo commentare: l’Osservatorio vuole in questo modo aprirsi il più possibile ai contributi di esperti e persone interessate al tema. Indicazioni operative per governare il processo di pianificazione della città intelligente, esempi ed esperienze avviate nelle città italiane ed europee, un set di strumenti provenienti da diverse discipline (statistica, sociologia, pianificazione territoriale, analisi delle politiche pubbliche, e così via): tutto questo confluirà nel
“Vademecum per la Programmazione delle Smart Cities”, che sarà una sorta di “guida” per le città. Gli amministratori potranno infatti prenderlo come riferimento per l’elaborazione di un vero e proprio
programma strategico grazie al quale governare il cambiamento all’interno del proprio territorio urbano.
“In questo primo incontro – sottolinea
Paolo Testa, Responsabile dell’Osservatorio e Direttore di Cittalia-ANCI Ricerche – le città si confronteranno su uno dei temi centrali della pianificazione di uno sviluppo smart: la misurazione dei risultati e il monitoraggio. Il ruolo istituzionale attribuito all’ANCI dall’articolo 20 del
decreto crescita 2.0 dà una rilevanza particolare proprio a questo obiettivo: condividere nell’Osservatorio la definizione di una metodologia di monitoraggio e valutazione che aiuti le città a individuare le metriche sui progetti, monitorarne l’impatto, l’efficienza e il “rendimento”, utilizzare i dati del monitoraggio per programmare e riprogrammare gli interventi, confrontare i risultati delle proprie sperimentazioni in un’ottica di benchmarking con le altre realtà urbane”.
“Si tratta di un percorso necessario – conclude
Gianni Dominici, Direttore generale di FORUM PA – perché le pur importanti soluzioni tecnologiche per le smart city non possono segnare alcuna svolta senza una solida programmazione e senza la presenza di competenze in grado di gestire le innovazioni introdotte con una visione di lungo periodo, consapevole dell’identità, dei punti di forza e di debolezza del singolo territorio”.
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