“La certificazione energetica degli edifici è un classico esempio di certificazione obbligatoria dequalificata dalle condizioni in cui viene eseguita, per cui molto spesso non garantisce affatto che l’efficienza energetica dell’immobile che si vende o si acquista abbia le caratteristiche dichiarate. Si tratta di una vera bufala. Per scongiurare questo tipo di sostenibilità solo di facciata che si trasforma nel fenomeno del greenwashing, è necessario certificare la sostenibilità e garantire le prestazioni di un prodotto o di un edificio”.
Così
Alberto Lodi, responsabile certificazione edifici
ICMQ, organismo di certificazione del mercato delle costruzioni,
in occasione del convegno “Progettare e costruire edifici a energia quasi zero” che si è tenuto oggi a Trento.
“Lo strumento corretto per attestare il rispetto dei requisiti dichiarati – ha ripreso Lodi - è la certificazione di parte terza indipendente, cioè di un organismo la cui competenza, indipendenza e imparzialità sia riconosciuta dal mercato per l’autorevolezza di chi la rilascia oltre che garantita, laddove possibile, dall’ente nazionale di accreditamento (in Italia Accredia) secondo procedure e regole internazionalmente condivise. Nonostante la crisi economica ci sono molte imprese che decidono di investire in questo tipo di sostenibilità certificata con ottimi risultati.
E’ il caso, ad esempio, dell’azienda trentina
Misconel, il cui calcestruzzo preconfezionato prodotto nell’impianto di Lago di Tesero (Tn), ha ottenuto, prima nella regione, la certificazione delle caratteristiche di sostenibilità ICMQ ECO.
“
La nostra impresa, già certificata secondo la norma ambientale Uni En Iso 14001, ha imboccato la strada della sostenibilità da diversi anni”, ha dichiarato
Paolo Nones, responsabile sistemi gestionali Misconel.
“Il passo successivo - ha spiegato -
è stato quello di allargare la visione dal sistema al prodotto. Questo elemento, assieme ai forti investimenti tecnici che la nostra impresa ha realizzato negli ultimi anni cambiando completamente l’impianto di produzione, ci ha spinto in questa direzione. In un periodo economico difficile come quello attuale, l’attenzione all’ambiente può rappresentare un’arma in più per presentarsi al mercato. Nel nostro caso anche l’attenzione di un importante committente come la Provincia autonoma di Trento alle costruzioni sostenibili, attraverso l’utilizzo della certificazione Leed, ha rappresentato un ulteriore stimolo a perseguire questa strada”, ha concluso Nones.
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