Nel corso del
Klimahouse di Bolzano, la
Fiera Internazionale della Bioedilizia, architetti e ingegneri di tutto il Mondo hanno presentato diversi progetti, tra i quali spicca quello di
Erich Trevisiol, docente di
Progettazione sostenibile all’Università Iuav di Venezia. Secondo Trevisiol, infatti, il futuro potrebbe essere nella canapa, poiché, a suo giudizio, questa pianta consentirebbe di
risparmiare il 90% di acqua rispetto a quella necessaria per produrre cemento, nonché poco meno di un
terzo dell’energia.
Il risultato è notevole se si pensa che attualmente si consumano un terzo delle risorse naturali e un quinto dell’acqua solo per costruire palazzi e case.
La canapa, poi, dovrà essere coltivata e prodotta davanti al cantiere, così da poter avere la materia prima a
chilometro zero.
Per Trevisiol, dunque, urge un sistema di costruzione decisamente più nuovo e sostenibile.
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