GiPlanet spa ha firmato con il
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare un
accordo volontario finalizzato a
calcolare, ridurre e neutralizzare l’impronta di carbonio del proprio sistema Cover-Up.
L’obiettivo del processo sarà la nascita del
primo sistema modulare per allestimenti fieristici a emissioni di CO2 compensate, pensato per rendere l’industria fieristica maggiormente responsabile nei confronti dell’ambiente.
GiPlanet spa, con la stipula dell’
accordo volontario intende
abbattere e neutralizzare le possibili emissioni di gas serra derivate dall’intero ciclo produttivo del proprio pannello per allestimenti
Cover-Up. Il pannello modulare Cover-Up nasce nel 2009 come un sistema completamente innovativo rispetto ai classici pannelli in legno-tamburato per allestimento, da cui si distingue per gli enormi vantaggi ambientali, sia nel processo produttivo che nel sistema di montaggio e trasporto. Gli elementi costitutivi di Cover-Up sono infatti
profili di alluminio, modulari, uniti a
rivestimenti in tessuto ecologico (perché ottenuto dal recupero di PET) e riciclabile al 100%.
Inoltre, le
componenti costruttive Cover Up consentono un
sistema di stoccaggio che riduce l’ingombro di oltre il 60% rispetto ai vecchi pannelli in legno, produce un minor volume del carico e di conseguenza un numero inferiore di camion da utilizzare.
Nel momento in cui l’allestimento non serve più, tutti gli elementi vengono rapidamente smontati e, una volta rientrati e stoccati in azienda, riutilizzati per montaggi successivi.
Per il calcolo della
carbon footprint, lo studio di
Life Cycle Assessment, saranno definite tutte le specifiche produttive attraverso le quali è possibile quantificare le emissioni di gas serra prodotte nell’intero arco di vita dei prodotti individuati.
In particolare,
con lo studio saranno analizzati e confrontati i due sistemi prodotto attraverso il calcolo delle emissioni di CO
2 diCover-Up e del tradizionale pannello truciolare, normalmente utilizzato per la realizzazione degli stand fieristici, ottenendo quindi il risparmio in CO
2 prodotto dal nuovo sistema Cover-Up. Per la prima volta in Italia, saranno
individuati, quantificati e confrontati i flussi in ingresso e in uscita dei due sistemi prodotto sotto esame, lungo il loro ciclo di vita.
Nella pratica è un
processo che quantifica la richiesta di energia e materie prime, le emissioni in atmosfera, nelle acque e nel suolo, la produzione di rifiuti e tutti gli altri impatti all’interno del ciclo di vita del prodotto processo o attività.
In particolare la raccolta dei dati riguarderà:
quantità e tipologia di materie prime e di materiali ausiliari in ingresso
quantità e tipologia di imballaggio delle materie prime
consumi di risorse rinnovabili e non per ogni processo di produzione (energia elettrica, combustibili)
dati su emissioni in atmosfera ed in aria degli stabilimenti produttivi
dati di processo
dati di produzione (quantità prodotte annuali per stabilimento e per codice prodotto)
gestione dei rifiuti
Questo importante passo, finalizzato a
sensibilizzare anche le fiere verso un sistema più sostenibile, s’inserisce in un piano più ampio di GiPlanet mirato alla continua innovazione, vera arma per
combattere la crisi.
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