Legno e laterizio sono le soluzioni costruttive più sostenibili secondo la maggioranza degli operatori delle costruzioni. È quanto emerge dal
Primo Rapporto MADE sulla conoscenza e la consapevolezza degli operatori dell’edilizia
Costruire sostenibile è possibile ma... , realizzato in collaborazione con EDILPORTALE e Agorà.
Il Rapporto si basa sull’analisi di oltre 9.000 questionari raccolti nel corso del 2011e del 2012, durante le due edizioni del tour Edifici a Energia Quasi Zero (EEQZ).
Il 94,1%, dei rispondenti all’indagine indica il legno come una
soluzione costruttiva sostenibile, contro il 92,9% del laterizio, il 91% del calcestruzzo e l’86,7% dell’acciaio. Insomma se tutte possono essere sostenibili il legno convince un maggior numero di persone. Dovendo scegliere, tuttavia,
la maggioranza sceglie il laterizio, seguito dal legno e dagli altri due materiali. Quanto emerge dall’indagine evidenzia che se il legno, soprattutto negli ultimi anni, viene considerata per tutta una serie di prestazioni la soluzione più sostenibile, il laterizio sembrerebbe mediamente essere più efficace a garantire i migliori risultati in termini di isolamento.
A determinare questo risultato sono soprattutto
le categorie delle imprese e degli studenti. Viceversa se si considerano soltanto i progettisti è il legno ad affermarsi non soltanto come la soluzione più indicata, ma anche quella mediamente più efficace.
Indipendentemente dalla scelta su quale materiale utilizzare a livello strutturale,
cresce l’attenzione degli operatori verso i nuovi materiali, destinati a migliorare le prestazioni e aumenta il consenso a perseguire soluzioni sul modello della
“casa passiva”. Oltre il 55% dei rispondenti indica nei nuovi materiali il fattore più efficace a consentire il raggiungimento di sempre migliori risultati in termini di efficienza energetica. Rispetto al totale delle domande i nuovi materiali rappresentano oltre un quarto (25,5%) del totale.
Al secondo posto troviamo la casa passiva, che viene indicata dal 44,2% del totale dei partecipanti all’indagine e che corrisponde a un 20,3% del totale delle risposte acquisite. La percentuale dei rispondenti che indica gli impianti come elemento “strategico” oscilla
tra il 36,6% (raffreddamento) e il 40,5% (riscaldamento), rappresentando rispetto al totale delle domande rispettivamente il 15% e il 18,6%. Poco più di un quarto dei rispondenti segnala il cappotto isolante. Ancora limitato risulta l’orientamento a considerare
la domotica un fattore di particolare rilevanza nel raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico: il 6,7% delle risposte per un 14,5% di segnalazioni.
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