La qualità made in Italy deve farsi sinonimo di qualità ambientale. Questo il messaggio alle imprese, lanciato dal
Ministero dell’Ambiente nel convegno di Perugia dal titolo:
“La Valutazione dell’Impronta Ambientale: un driver di competitività per le Piccole e Medie Imprese Italiane”.
Gli impegni delle imprese per la riduzione delle emissioni dei gas ad effetto serra stanno assumendo un ruolo sempre più significativo per il rafforzamento delle azioni previste dalle norme e dalle politiche governative nell’ambito del
Protocollo di Kyoto e del “Pacchetto Clima-Energia” adottato dal Consiglio dell’Unione Europea nel 2008.
In questo contesto, il Ministero dell’Ambiente ha promosso un programma di accordi volontari rivolto alle aziende italiane e ha finanziato un bando pubblico,
al fine di incentivare gli investimenti per la sostenibilità, non solo delle grandi aziende, ma anche delle Piccole e Medie Imprese appartenenti ai diversi settori produttivi. Fino ad oggi oltre settanta imprese leader del
Made in Italy nel mondo, piccole e medie imprese, grandi istituzioni, hanno aderito agli accordi per la valutazione dell’impronta ambientale.
Il convegno di Perugia, voluto dal Ministero dell’Ambiente in collaborazione con
Confindustria Umbria, ha inteso offrire una panoramica sulle esperienze maturate da alcune aziende italiane che collaborano con il ministero nell’ambito dei progetti del bando pubblico e degli accordi volontari. Il dibattito ha evidenziato le opportunità di sviluppo che si aprono nello scenario italiano per consentire alle aziende di investire nella sostenibilità, portando innovazione e competitività sul mercato.
«Il programma del ministero per l’impronta ambientale –
ha spiegato il ministro Clini - ha il fine di aiutare le imprese ad identificare quei meccanismi volti a migliorare le proprie performance ambientali, affinché tali miglioramenti diventino parte integrante della strategia di crescita dell’impresa stessa. Si tratta di una collaborazione tra l’amministrazione pubblica e l’impresa, che punta sull’innovazione e il valore ambientale, nel quadro nazionale ed europeo della strategia per lo sviluppo sostenibile».
Al convegno di Perugia, hanno partecipato, inoltre, il presidente del Centro Estero Umbria, Gianluigi Angelantoni, la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, la coordinatrice della Task Force per la Valutazione dell'Impronta Ambientale del Ministero dell’Ambiente,
Martina Hauser e l’Assessore all’Ambiente della Regione Umbria,
Silvano Rometti.
Hanno partecipato le aziende che collaborano con il Ministero:
Grafiche Bovini, AR Alimentare, Sorrento Sapori e Tradizioni, Agricola Castello Monte Vibiano Vecchio, Azienda Agricola IANVS, Archimede Solar Energy.
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