Panasonic Environmental Systems & Engineering, azienda del gruppo Panasonic, ha sviluppato una tecnologia per riciclare le sostanze chimiche utilizzate nei processi di produzione delle apparecchiature elettroniche, come ad esempio i solventi, impiegati nella fase di pulizia. Nei diversi stadi di produzione si ha un notevole consumo di liquido, la maggior parte del quale viene smaltito come rifiuto industriale.
La
nuova tecnologia di riciclo di Panasonic, che consiste in una particolare tecnica di distillazione e in una particolare tecnologia di miscelazione/erogazione, permette di recuperare all'incirca il 70-95% delle sostanze chimiche, riutilizzabili successivamente nel processo di produzione. Questa nuova tecnologia risponde alle esigenze delle aziende produttrici di elettronica che, a fronte di un'espansione globale della loro attività, vogliano
ridurre sia i costi di produzione sia l'impatto ambientale.
La società prevede di sviluppare questa attività a livello mondiale, indirizzandola soprattutto agli stabilimenti nel Sud Est Asiatico, con l'obiettivo di generare vendite per cinque milioni di yen nell'anno fiscale che avrà inizio nell'Aprile 2015.
Breve descrizione della tecnologia di riciclo delle sostanze chimiche impiegate nei processi di produzione.
I processi di produzione dei dispositivi elettronici, come pulizia e separazione, utilizzano grandi quantità di prodotti chimici. Fino ad oggi, i rifiuti chimici erano smaltiti come rifiuti industriali e sottoposti a costosi trattamenti biologici per rimuoverne le componenti chimiche o, in alternativa, venivano riciclati in siti dedicati.
Panasonic Environmental Systems & Engineering aveva già sviluppato una tecnologia di processo che consisteva nella distillazione frazionata e nella raffinazione, al fine di estrarre le sostanze chimiche di processo. Oggi, l'azienda ha ulteriormente migliorato la
distillazione frazionata e l'ha
associata a una nuova originale
tecnologia di miscelazione / erogazione, creando così una tecnologia di riciclo chimico innovativa. Gli stabilimenti che la adotteranno potranno
ridurre i costi di operativi di oltre il 30% e l'impatto ambientale di oltre il 70%. 1. Distillazione frazionata Le sostanze chimiche utilizzate nei processi contengono impurità quali metalli pesanti, resine e acqua, oltre alle sostanze chimiche originali. Questa tecnologia
sfrutta i diversi punti di ebollizione delle impurità per separarle tramite distillazione. Mentre la precedente tecnologia era in grado di recuperare solo due diverse sostanze chimiche, la nuova tecnologia può separare e raccogliere da tre a quattro diverse sostanze. Questo significa che può essere
applicata a una gamma più ampia di differenti sostanze di processo.
L'attrezzatura consiste in una torre di distillazione, una pompa di circolazione, un condensatore, un serbatoio dell'acqua di recupero, una pompa a vuoto, un evaporatore a film cadente e un serbatoio di raccolta del liquido riciclato. Nello stabilimento, l'apparecchiatura è installata tra l'area di processo del liquido di scarto e l'apparecchiatura di erogazione delle sostanze chimiche.
2. Tecnologia di miscelazione ed erogazione. Se il liquido di scarto del processo di produzione contiene diversi componenti chimici, questa tecnologia miscela tra loro solo quelli necessari nelle quantità richieste, per fare in modo che nella soluzione riciclata abbiano lo stesso rapporto che hanno nella soluzione pura, al fine di
riutilizzare la soluzione ottenuta nel processo di produzione. L'apparecchiatura consiste in sensori di densità dei componenti chimici, apparecchiature per la miscelazione e apparecchiature per l'erogazione.
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