Una dotazione finanziaria di
1,6 miliardi di euro per lo sviluppo delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. E' l'obiettivo del Poi,
Il Programma operativo interregionale "Energie rinnovabili e risparmio energetico"- Fesr 2007/2013, che ha fatto il punto a Key Energy 2011, la quinta edizione della Fiera Internazionale per l'Energia e la Mobilità Sostenibili tenutasi la scora settimana a Rimini Fiera.
"Il Poi è il primo esempio di collaborazione interregionale tra quelle dei Programmi operativi - spiega
Giuseppe Guerrini dell'
Autorità di gestioned el Poi energia - e si pone l'obiettivo di incrementare la quota di energia consumata proveniente da fonti rinnovabili, migliorare l'efficienza e il risparmio energetico, ridurre le emissioni di gas serra, promuovendo opportunità di sviluppo locale nelle quattro regioni dell'Obiettivo Convergenza".
La struttura del Poi fa capo al
Ministero dell'Ambiente e a quello dello
Sviluppo Economico e all'
Autorità di gestione. Tra i bandi Poi già pubblicati sono stati assegnati 260 milioni di euro. La chiusura dei progetti è prevista per il 2015.
Tre sono gli
assi prioritari su cui si articola il Programma. Asse uno: produzione di energia da fonti rinnovabili; Asse due: efficienza energetica ed ottimizzazione del sistema energetico; Asse tre: assistenza Tecnica e azioni di accompagnamento.
Dal seminario "Governo e Regioni convergenza per la sostenibilità energetica" è arrivata poi un'altra notizia molto attesa per le
energie green made in Italy. E' infatti in preparazione - e, assetti governativi permettendo, in pubblicazione entro fine anno - un nuovo bando di finanziamento per le
biomasse italiane, locali, a filiera corta.
"Il bando sosterrà laproduzione di energia da biomasse - ha annunciato nel corso del convegno
Romeo Petti della direzione generale incentivi attiviità imprenditoriali del Ministero dello Sviluppo Economico, - le componenti per la stessa produzione, quelle per l'efficientamento degli edifici e i biocarburanti".
Il range degli investimenti starà tra i
2 e i 20 milioni di euro per impianti da 1 a 4 megawatt, per sostenere "una generazione diffusa dienergia che allacci diverse fonti pulite", chiosa Petti.
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