Fare la raccolta differenziata serve eccome: ben il 92,1% della
raccolta differenziata viene avviato ad effettivo recupero.
E' quanto emerge dallo studio di
Hera "Sulle tracce dei rifiuti": con questa analisi, unica nel suo genere in Italia e giunta quest'anno alla seconda edizione, Hera segue la strada indicata dalla recente direttiva europea 2008/98/Ce, che sposta progressivamente l'attenzione dalla percentuale di raccolta differenziata alla quantità di materiale effettivamente recuperato.
Hera ha seguito le diverse tipologie dirifiuto differenziato lungo tutto il tragitto che separa il cassonetto dall'effettivare-immissione nel
ciclo produttivo della materia recuperata. Dalle analisi compiute emerge che la quantità di rifiuti scartata, perché, ad esempio, non idonea al recupero o inquinata da corpi estranei, è di appena il 7,9%. Tutto il resto, il 92,1% appunto torna invece a nuova vita.
Per realizzare il monitoraggio Hera ha raccolto e incrociato i dati delle
48 imprese che nel 2010 sono state la prima destinazione della raccolta differenziata. Queste gestiscono complessivamente 59 impianti, in cui avviene lo stoccaggio, la selezione o la prima lavorazione dei materiali, 10 dei quali localizzati in provincia di Bologna.
Lo studio scende anche nel dettaglio di ogni singolo materiale: èstato recuperato il 90,3% della carta il 96,6% del verde (il 94,3%dell'organico ), il 94,2% del vetro, l'89,4% del legno, il 78,4% dellaplastica,
il 100% del ferro e il 93,3% del metallo.
A parte la carta e i metalli, sostanzialmente stabili, tutti i materiali registrano una crescita di percentuale recuperata rispetto allo scorso anno.
Tutti i dati inseriti nell'opuscolo sono anche disponibili nella sezione interattiva dedicata a questo tema enavigabile sul sito web
www.gruppohera.it, dove sono presenti anche grafiche e video che spiegano l'intero processo digestione dei rifiuti.
L'opuscolo, già disponibile presso i principali sportelli clienti del Gruppo, sarà inviato alle amministrazioni locali e distribuito in occasione di eventi pubblici.
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