"Wangari Maathai non è stata soltanto la prima donna africana a vincere il Nobel per la pace, è stata anche tra le prime persone a collegare la lotta contro i cambiamenti climatici a quella contro la povertà e l'emarginazione di vaste aree del continente africano. Un'intuizione fondamentale che ha indirizzato tutto il suo lavoro e quello del ‘Green Belt Movement' da lei fondato". Così il presidente di
Legambiente Vittorio Cogliati Dezza ricorda l'ambientalista e premio Nobel per la pace deceduta ieri in Kenya.
"Il suo contributo alle ragioni dell'ambientalismo è indiscutibile - prosegue Cogliati Dezza nella nota di cordoglio dell'associazione -. Wangari ha portato avanti un lavoro concreto e capillare contro la deforestazione, intrecciandolo con il miglioramento della qualità della vita delle donne e al loro ruolo nelle aree rurali. Entrambi si sono rivelati elementi di rinnovamento profondo e reale".
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