Marea nera, il piano "Top Kill" funziona ma il problema persiste
Bp e la Guardia Costiera avevano annunciato di aver fermato la fuoriuscita di petrolio grazie al piano "Top Kill", ma hanno dovuto precisare come, nonostante i buoni risultati, non si possa parlare di arresto definitivo della perdita di greggio.
Redazione GreenCity
Un successo, ma non ancora definitivo: è questo, in breve, il succo del batti e ribatti fra le
dichiarazioni ufficiali in merito alla situazione della marea nera nel
Golfo del Messico.
Quanto sta avvenendo è infatti oggetto di continue dichiarazioni e successive smentite, che mettono in luce quanto la situazione sia delicata e come non sia possibile giungere a conclusioni in breve tempo.
Bp e la Guardia Costiera avevano infatti annunciato la riuscita del piano "
Top Kill", basata sull'immissione di fango e liquidi ad alta densità dentro il pozzo di petrolio.
Dopo qualche ora, la precisazione del vice comandante della Guardia Costiera,
Tony Russell, che ha spiegato come, nonostante l'operazione stia apportando diversi benefici, migliorando la situazione, non si possa parlare di un successo definitivo, come aveva riportato, probabilmente con uno slancio di entusiasmo, l'ammiraglio
Thad Allen.
La società
Bp, dal canto suo, continua a dichiarare il massimo impegno nel tentativo di contenere i danni del
disastro ambientale che ha colpito il mare del Golfo del Messico.
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