Sony Ericsson si è unita ad aziende come
Acer,
Dell,
Hewlett-Packard e ad organizzazioni di interesse pubblico come
ChemSec,
Clean Production Action e l'
European Environmental Bureau, per chiedere un rafforzamento delle restrizioni EU sulla normativa
RoHS sulle sostanze pericolose.
Attualmente la normativa RoHS limita alcuni metalli pesanti e due tipi di
BFR. Sony Ericsson insieme agli altri membri dell'alleanza chiede che vengano banditi tutti
i ritardanti di fiamma bromurati (BFR) e i
PVC. Quando questi materiali vengono inceneriti in condizioni di riciclaggio al di sotto delle norme, formano
diossine alogenate che sono potenti sostanze chimiche tossiche.
Sony Ericsson ritiene che BFR e PVC debbano essere eliminati dai prodotti elettrici ed elettronici nel più breve tempo possibile. Nel corso degli ultimi 18 mesi Sony Ericsson ha sviluppato prodotti privi di queste sostanze pericolose e ritiene che esistano materiali sostitutivi, che potrebbero essere implementati dall'intera industria senza interrompere la produzione.
Sony Ericsson e gli altri membri dell'alleanza continueranno a sollecitare l'
EU, che proprio in questo momento è in fase di deliberazione sull'opportunità di rendere più severa la normativa RoHS, e invitano tutte le aziende del settore ad unirsi a loro.
Sony Ericsson sta eliminando dai suoi prodotti i PVC e quasi tutti i ritardanti di fiamma alogenati.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
ImpresaGreen.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.
Notizie che potrebbero interessarti:
Digital Realty e Schneider Electric creano un...
Il mercato globale del cleantech triplicherà...
Assolombarda, Alvise Biffi designato Presidente
CyrusOne rafforza la sua presenza in Italia con...
Var Group investe 5 milioni nella sostenibilità...
Aruba porta le normative sulla sostenibilità al...