"Per il momento sta funzionando molto bene": è questo il commento di
Kent Wells, vicepresidente responsabile per lo sfruttamento dei pozzi e la produzione di Bp, in merito alla
siringona utilizzata per portare il
petrolio in superficie.
Una ventata di ottimismo, quindi, in merito alla situazione del
Golfo del Messico, grazie al funzionamento della siringa, che sta pompando in superficie il petrolio.
Il siringone introdotto nel braccio flessibile del
pozzo si sta quindi dimostrando una scelta azzeccata per tentare di risolvere la situazione della
marea nera, tanto che la
Bp ha ipotizzato che entro 7-10 giorni il pozzo potrebbe essere chiuso.
Il dirigente della multinazionale britannica ha spiegato come, per chiudere il pozzo la Bp, si sia intenzionati a sparare, per i prossimi 7-10 giorni fanghi pesanti: questo sarà effettuato attraverso le 'choke and kill lines' del pozzo, fino ad arrivare a bloccare la valvola principale, il
Blowout Preventer.
Il
Bop verrà, in un momento successivo, sigillato in maniera definitiva utilizzando del cemento: ciò sarà possibile grazie ad una
pressione dall'alto superiore, rispetto a quella del petrolio che fuoriesce.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
ImpresaGreen.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.
Notizie che potrebbero interessarti:
Dai chicci di caffè ai libri universitari:...
EOS IM lancia il fondo per le PMI sostenibili
Dottorati Industriali: accordo Federazione...
Canon inizia a utilizzare l’acciaio riciclato...
Nissan amplierà l'uso di acciaio verde in Giappone
L’Oréal Italia inaugura il suo Beauty Hub, uno...