La
Cina chede agli Stati Uniti e all'Unione Europea di porre obiettivi più ambiziosi per quanto riguarda la riduzione delle emissioni.
In una conferenza stampa, il capo della delegazione cinese a Copenhagen
Su Wei ha affermato che nè gli
Usa, nè l'
UE, nè il
Giappone hanno prospettato tagli sufficienti nelle proprie emissioni entro il 2020.
In particolare, secondo Wei, l'impegno degli Stati Uniti nella riduzione dei gas serra e nel supporto ai paesi in via di sviluppo rappresenta la chiave del successo della conferenza sul clima.
Il delegato cinese ha invece criticato la proposta avanzata dall'Unione Europea, che invitava le nazioni in via di sviluppo economicamente avanzate a contribuire al finanziamento per le altre nazioni in via di sviluppo: "La posizione dell'Unione Europea non è giustificabile. Il protocollo di
Kyoto, insieme ad altri patti
UNFCCC, definisce chiaramente cosa devono e non devono fare i paesi in via di sviluppo" ha affermato Wei. Secondo il protocollo essi non sono obbligati a investire risorse per la mitigazione del cambiamento climatico.
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