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Ora legale: si risparmia davvero energia?

Dai dati emerge che, nei mesi dell’ora legale, sembra esserci un effettivo risparmio energetico. Grazie alla tecnologia oggi ci sono anche altri modi per aumentare i vantaggi dell’ora in più.

Redazione ImpresaGreen

Inizia il count down per l’ora legale: la notte tra il 29 e il 30 marzo si sposteranno le lancette in avanti per sfruttare meglio la luce del sole nei mesi primaverili ed estivi, ma soprattutto in ottica di risparmio energetico.

I dati storici sembrano confermarlo: dal 2004 al 2024, grazie all’ora legale, l’Italia ha evitato di consumare 11,7 miliardi di kWh di energia, con un risparmio in bolletta di 2,2 miliardi di euro.

Solo nell’ultimo anno, i consumi di energia nei sette mesi di ora legale in Italia sono calati di 340 milioni di kWh, l'equivalente del fabbisogno medio annuo di circa 130mila famiglie.

Se l’ora legale può essere un ulteriore alleato per abbassare i costi in bolletta, oggi ci sono anche altri modi per valorizzare una condizione già di per sé favorevole. Gli strumenti di monitoraggio, che consentono in partenza un risparmio energetico fino al 10%, se associati al passaggio all’ora legale, possono contribuire ulteriormente all’ottimizzazione dei propri consumi. L’Energimetro, la feature dell’App di Pulsee Luce e Gas che consente agli utenti di monitorare il consumo degli elettrodomestici quasi in tempo reale, aiuta ad individuare i picchi energetici e suggerisce come intervenire per abbassare il consumo e di conseguenza diminuire i costi in bolletta.

Un effetto che si amplifica nei mesi più caldi: considerando l’insieme del consumo di elettrodomestici, l'analisi dei consumi degli utenti che utilizzano questo strumento conferma come nei mesi tra novembre e febbraio (ora solare) ci sia, in media, un incremento del fabbisogno energetico domestico del 20% rispetto ai mesi da giugno a settembre – quelli dell’ora legale. Unica eccezione, nei mesi di luglio e agosto, riguarda i sistemi HVAC (Heating, Ventilation, and Air Conditioning) e la refrigerazione che raggiungono picchi elevati, pari al 55% del totale consumato. Un incremento dovuto sia all’uso dei condizionatori, sia all’intensificato consumo dei frigoriferi che, dovendo bilanciare l'aumento delle temperature esterne, richiedono maggiore energia.

L’utilità della tecnologia dell’Energimetro va oltre la segnalazione degli incrementi. Per compensare i consumi eccessivi, la feature suggerisce ad esempio di attivare la modalità "Dry" o "deumidificatore" ai sistemi di condizionamento così da rimuovere l’umidità in eccesso o di attivare le modalità "Auto" o "Eco" che regolano automaticamente la velocità della ventola e la temperatura in base alle condizioni ambientali, ottimizzando i consumi

Nel 2024, per gli utenti che utilizzano Energimetro, le attività legate ad esempio alla cucina rappresentano il 7,5% dei consumi energetici totali in primavera-estate rispetto al 10,5% dei mesi con l’ora solare. Scendono anche i consumi legati all’uso di lavatrice/lavastoviglie che si attestano all’11,5% del totale (ora legale) rispetto al 14% (ora solare).

Viceversa, nel periodo tra novembre e febbraio i consumi legati all’elettronica e alle luci aumentano in media del 37%, mentre l’utilizzo dei sistemi HVAC (riscaldamento, ventilazione e condizionamento) cresce del 25%. Dati che evidenziano come, effettivamente, nei mesi più freddi ci sia non solo un ricorso maggiore alle fonti di illuminazione artificiale ma anche un utilizzo maggiore di quegli elettrodomestici che aiutano a mantenere il comfort degli ambienti. Un primo consiglio è quindi quello solito di sostituire le lampadine a incandescenza o alogene con quelle di tipo LED che consentono di consumare meno e di risparmiare.

A rimanere costante durante tutto l’anno, indipendentemente dall’ora legale/solare è il consumo energetico legato allo stand-by, perché gli elettrodomestici consumano anche da spenti influendo sui costi in bolletta. L’incidenza di questo consumo sul totale nei diversi mesi dell’anno varia dal 17% nei mesi di gennaio e dicembre, al 22% nei mesi di maggio, agosto e settembre, fino al picco massimo a giugno arrivando a coprire il 23% dei consumi del mese. Anche in questo caso Pulsee ricorda che staccare la spina elettrica dei dispositivi dalla presa di corrente quando non si utilizzano invece di spegnerli solo tramite il telecomando è buona norma. Così come utilizzare prese multiple con interruttore per accendere e spegnere gli apparecchi in base alle proprie esigenze e usare dispositivi standby stop che interrompono l’alimentazione degli apparecchi spenti con il telecomando.



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Pubblicato il: 28/03/2025

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