L’azienda sta portando avanti progetti in settori chiave per lo sviluppo del Paese, dalla decarbonizzazione, all’istruzione, alla salute.
Redazione ImpresaGreen
Eni ha annunciato la pubblicazione del suo primo report locale di sostenibilità per la Costa d'Avorio, che illustra i traguardi raggiunti e gli obiettivi futuri dell'azienda a beneficio degli stakeholder locali. Alla cerimonia di presentazione hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni, organizzazioni non governative, fornitori e partner coinvolti nei progetti di Eni nel Paese.
"Dalla scoperta del giacimento di Baleine, la più grande mai realizzata in Costa d'Avorio nel 2021, Eni ha lanciato numerosi progetti di sostenibilità in linea con i Piani di Sviluppo Nazionali del Paese e con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite", ha dichiarato Luca Faccenda, Managing Director di Eni Côte d'Ivoire. "Questi progetti combinano lo sviluppo delle attività di business con la crescita del Paese e rappresentano una parte essenziale dell’eredità che intendiamo lasciare. Investendo in iniziative di decarbonizzazione, diversificazione economica, istruzione e salute, abbiamo aperto un portafoglio di opportunità per una crescita condivisa, equa e inclusiva per la Costa d'Avorio".
Eni ha adottato le migliori tecnologie disponibili per ridurre le emissioni di gas serra nel progetto Baleine, il primo sviluppo Upstream a zero emissioni nette (Scope 1 e 2) in Africa. Tra le iniziative di maggiore rilievo, la distribuzione di fornelli migliorati, che sostituiscono i metodi di cottura tradizionali. A oggi sono stati distribuiti oltre 100.000 fornelli, tutti prodotti localmente, con l’obiettivo di raggiungere 500.000 unità entro il 2030. Questo programma ha già migliorato la qualità di vita di oltre 500.000 persone in più di 1.000 villaggi e punta a coinvolgere più di 2 milioni di persone, contribuendo significativamente alla riduzione delle emissioni.
In parallelo, Eni ha completato gli studi di fattibilità necessari per l'avvio di un importante progetto di conservazione e riforestazione che interessa 155.000 ettari in 14 foreste classificate della Costa d'Avorio, in collaborazione con il Ministero delle Acque e delle Foreste e con il Ministero dell’Ambiente, dello Sviluppo Sostenibile e della Transizione Ecologica. Il progetto non solo proteggerà il patrimonio forestale, ma mira anche a ripristinare le aree degradate, promuovendo una gestione sostenibile delle risorse naturali. Il coinvolgimento diretto delle comunità locali è una componente fondamentale del progetto, che prevede attività di sensibilizzazione, formazione su pratiche sostenibili e nuove opportunità economiche legate alla protezione e al ripristino delle foreste. Questi interventi, oltre a preservare la biodiversità, contribuiscono al miglioramento delle condizioni di vita delle comunità rurali, creando una sinergia tra protezione ambientale e sviluppo sociale.
Eni contribuisce inoltre alla diversificazione economica della Costa d'Avorio attraverso la produzione di olio vegetale da residui forestali per le bioraffinerie. Grazie a un accordo pluriennale con la Federazione dei Produttori di Hevea (FPH) del Paese, questo progetto coinvolge migliaia di agricoltori nella raccolta di semi residuali in piantagioni già esistenti, interessando ad oggi una superficie superiore a 50mila ettari su un bacino totale di produttori aderenti all’iniziativa superiore a 300mila ettari. L’Iniziativa contribuisce a fornire una nuova fonte di reddito e integrandoli nella catena del valore dei biocarburanti. Questo approccio non solo valorizza i residui agricoli locali, ma contribuisce a creare nuove opportunità di lavoro e sviluppo per le comunità rurali.
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