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Rete Clima al Salone della CSR calcola Carbon Footprint dell’evento e promuove strategie ESG

Tutto pronto per il Salone della CSR edizione 2024, in programma dal 9 all’11 ottobre a Milano: Rete Clima sarà impegnata in numerosi appuntamenti, insieme ad altri importanti attori del settore, su tematiche urgenti e strategiche come la riduzione delle emissioni per raggiungere la neutralità carbonica e la delicata relazione tra business e ambiente nel rispetto della biodiversità.

Redazione ImpresaGreen

La decarbonizzazione, le strategie ESG (Environmental, Social, and Governance) e la biodiversità forestale: sono queste le tematiche che Rete Clima, ente tecnico che accompagna le aziende in percorsi di sostenibilità e decarbonizzazione, svilupperà all’annuale Salone della CSR (Corporate Social Responsibility) che si terrà dal 9 all’11 ottobre presso l’Università Bocconi di Milano. “Sfidare le Contraddizioni​” è il tema di questa 12ª edizione del Salone ed è proprio per questo che Rete Clima vuole porre l’accento sulle soluzioni concrete da mettere in campo per la decarbonizzazione delle Aziende e per la tutela del patrimonio naturale​ italiano.

“La crisi climatica che sta interessando il Pianeta continua ad evidenziare l’urgenza di adottare nuove pratiche a favore della sostenibilità, in un panorama contraddittorio dove grandi potenzialità vengono spesso frenate dalla difficoltà di concretizzare idee innovative, che non riescono quindi a tradurre in azioni tangibili”, spiega Paolo Viganò, fondatore di Rete Clima.

Rete Clima inoltre sarà al fianco del Salone della CSR 2024 per calcolare la Carbon Footprint (CF - impronta di carbonio) dell’intero evento e comprenderne l'impatto climatico in termini di emissioni di CO2 equivalente1 generata nelle varie fasi di realizzazione dell’evento stesso. Il calcolo delle emissioni GHG (Greenhouse Gas) rappresenta, infatti, la prima fondamentale azione per la realizzazione di un percorso di decarbonizzazione, poiché consente di quantificare l’impatto antropico sul clima in modo da definire le azioni da promuovere per ridurre gli impatti negativi e incrementare quelli positivi.

In particolare, le categorie su cui verranno valutate le emissioni per il Salone della CSR sono: mobilità dei relatori (e dello staff) per raggiungere l’evento e dei partecipanti; pernottamento dei relatori; consumi di energia elettrica della location; beni consumabili acquistati per l’evento; acquisti durante l’evento (come acqua in bottiglia, caffetteria); connessione web.

Il calcolo della Carbon Footprint del Salone della CSR 2024 rappresenta quindi un punto di partenza fondamentale per comprendere la “baseline emissiva” e avviare un percorso futuro di decarbonizzazione in linea con i principi indicati dalla nuova norma ISO 14068: 2023, ai sensi della quale sarà realizzabile per l’edizione 2025 la certificazione di “evento carbon neutral”. Rete Clima supporterà quindi il Salone nella pianificazione delle future azioni di carbon management, orientate sia alla riduzione delle emissioni serra sia alla neutralizzazione delle emissioni residue.

La Flower Strip per promuovere la biodiversità al Salone CSR

Durante i tre giorni del Salone, Rete Clima si confronterà inoltre con le aziende con l’obiettivo di trovare le soluzioni più adatte per ogni esigenza, proponendo strategie ad hoc che siano fattivamente percorribili. Per entrare maggiormente in contatto con ogni singola realtà, presso il presidio di Rete Clima all’interno dell’Università Bocconi, sarà possibile partecipare a un quiz dedicato alla Biodiversità composto da semplici domande con le quali si cercherà di fotografare un’istantanea del livello di consapevolezza sul tema.

Efficace e dal chiaro messaggio esemplificativo anche l’iniziativa ideata da Rete Clima per l’edizione 2024 del Salone della CSR: sarà piantato un metro quadrato di Flower Strip (striscia di fiori selvatici piantata lungo i margini stradali o negli spartitraffico) per ogni talk dibattuto nella tre giorni milanese, promuovendo così la biodiversità e la tutela dell'ambiente, ma anche la cura del territorio. Rete Clima sta inoltre finalizzando una partnership con AWorld (Sustainability App for Climate Action), con la mission di coinvolgere gli utenti nella realizzazione di altri metri quadrati di Flower Strip, che verranno piantati nelle aree già gestite da Rete Clima nell’arco della primavera 2025.

Rete Clima al Salone CSR: il calendario degli appuntamenti

Rete Clima porta dunque al Salone la sua expertise di network tecnico che, da oltre dieci anni, accompagna imprese e organizzazioni in percorsi di sostenibilità e decarbonizzazione. In avvicinamento al Salone si è svolto anche il workshop "Role play challenge: co-costruire una proposta progettuale” (7 ottobre presso il Salone Camp dell’Università Bocconi), che ha visto la partecipazione di Giacomo Magatti, Vicepresidente e Carbon Manager di Rete Clima.

Durante il Salone della CSR, saranno due gli eventi di rilievo a cui parteciperà Rete Clima, insieme ad altri importanti attori del settore. Il primo incontro dal titolo “Riduzione delle emissioni verso la neutralità carbonica”, previsto per il 9 ottobre (ore 14 - 15.30) si occuperà del tema delle emissioni dirigendo la riflessione verso la neutralità carbonica, come previsto dagli Accordi di Parigi, tramite la presentazione di nuovi strumenti, tra cui software e interfacce semplificate, che consentono di avere dati affidabili in merito alle emissioni di Scope 3, categoria di emissioni di gas a effetto serra. Al talk interverrà Giacomo Magatti per Rete Clima, insieme a diversi altri relatori.

Il secondo intervento, a cui interverrà Paolo Viganò, Fondatore e Presidente di Rete Clima, avverrà nell’ambito dell’incontro “Biodiversità, un delicato equilibrio tra business e ambiente”, in programma per il 10 ottobre (ore 16-17), all’interno del quale si discuteranno nuovi modelli di business come la “reintegration economy”, secondo la quale il 100% degli incassi di un’azienda (esclusi costi di gestione, tasse e investimenti) devono essere reinvestiti in pratiche a favore della biodiversità. Secondo il World Economic Forum, più della metà del PIL globale è generato da attività che dipendono dalla natura e dai relativi servizi ecosistemici ed è indubbio che la perdita di biodiversità rappresenti un potenziale ma enorme fattore di crisi, ad oggi purtroppo ancora largamente sottovalutato. L’ultimo secolo ha testimoniato un’impressionante perdita di biodiversità, causata maggiormente dalle attività svolte da imprese e industrie, che impattano in maniera devastante sull’ecosistema terrestre. Per questa ragione, è fondamentale implementare nuove best practice per preservare il patrimonio naturale della Terra e contrastare la perdita di biodiversità, coinvolgendo tassativamente le imprese stesse nella logica di un nuovo paradigma in cui la natura non è più una risorsa al servizio dell’essere umano ma bensì il contrario.

Inoltre, Giacomo Magatti, Vicepresidente e Carbon Manager di Rete Clima sarà presente anche al Meet&Greet del Salone, contesto in cui gli studenti potranno incontrare e confrontarsi con le diverse realtà presenti



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Pubblicato il: 09/10/2024

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