Lucart e
CPR System hanno scelto la vetrina di
Ecomondo per presentare
Newpal, società partecipata che si dedicherà allo stampaggio, attraverso macchinari innovativi, di
pallet di alta qualità realizzati in plastica riciclata. Il progetto consentirà di chiudere completamente il cerchio del recupero dei contenitori per bevande tipo
Tetra Pak, creando grandi vantaggi per l’ambiente e nuove opportunità di business. A tale scopo, Newpal investirà circa
7 milioni di euro nella creazione di un polo industriale dotato di un innovativo impianto di stampaggio di materie plastiche riciclate. I macchinari, già in fase di test e installazione, saranno pienamente operativi entro l’estate del 2022 e consentiranno a Newpal di
trasformare il granulo plastico realizzato nello stabilimento di Diecimo di Lucart dagli scarti di polietilene e alluminiorecuperati dai cartoni per bevande, in pallet in plastica riciclata.
Una volta realizzati, infatti, questi saranno utilizzati da CPR System per la movimentazione delle merci nel settore
agroalimentare e da Lucart per i propri
prodotti in carta per uso igienico. A ulteriore conferma della sostenibilità del progetto, in linea con il proprio modello di business CPR System si occuperà del recupero e
riutilizzo dei pallet che quindi, anche a fine vita e dopo molteplici utilizzi, non saranno smaltiti in discarica ma reinseriti nel processo industriale.
Già nel 2010, Lucart
aveva lanciato il
Progetto Natural, iniziativa di economia circolare che ha portato per la prima volta - sia sugli scaffali dei supermercati, sia nel settore professionale - una linea di prodotti in carta per l’igiene derivata dal riciclo dei cartoni per bevande, riconoscibile per il caratteristico colore avana (poiché le fibre non vengono sottoposte all’impattante processo di sbiancamento) e certificata Ecolabel e FSC Recycled. Il progetto iniziale prevedeva il pieno recupero anche delle componenti di polietilene e alluminio contenute nei cartoni, convertite da partner esterni per ottenere dispenser per asciugamani in carta o carta igienica. Il materiale in eccesso veniva offerto sul mercato e riutilizzato da terzi per la realizzazione di arredi urbani, pallet e altri oggetti in plastica di uso comune.
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