Nel corso del 2020 è entrato in vigore il Decreto Ministeriale 182/2019 che, tra le altre modifiche, innalza la quota di PFU che i consorzi come
EcoTyre ogni anno devono raccogliere e avviare al recupero. Si passa infatti dal 90% del peso degli pneumatici nuovi immessi sul mercato dai propri Soci al 95% considerando la riduzione di peso a causa dell’usura del battistrada.
EcoTyre ha quindi rivisto il proprio Piano Nazionale di Raccolta per far fronte in modo tempestivo a questa richiesta normativa. Il risultato
è stato pari a 40.486.339 kg raccolti nel corso del 2020, di cui 37.355.929 kg dalla rete nazionale del ricambio di pneumatici e il restante dalle attività presso i demolitori ACI e dalle iniziative volontarie di sensibilizzazione legate al progetto PFU Zero.
L’organizzazione EcoTyre è basata su
126 EcoTyre Partner di cui
109 Logistic Partner - aziende specializzate nella logistica di ritorno - e
17 Recycling Partner che si occupano del trattamento e recupero.
Sono
due gli aggiornamenti normativi nel 2020 che hanno contribuito a rendere più ancor efficiente la gestione dei PFU in Italia: il
Decreto End of Waste sulla gomma vulcanizzata da PFU (31 marzo 2020 n. 78) è un provvedimento che riconosce definitivamente il riciclo dei PFU quale caposaldo dell’Economia Circolare dei pneumatici in Italia;
la Direttiva Obblighi di raccolta e di gestione dei PFU prot.n. 103883/MATTM dell’11.12.2020 che ha prescritto a una parte dei soggetti responsabili della gestione dei PFU in Italia (tutte le forme associate e i sistemi individuali con immesso superiore a 200 tonnellate l’anno) le modalità per intervenire nella situazione di emergenza rappresentata dai Pneumatici Fuori Uso giacenti sul territorio nazionale. Il provvedimento obbliga tutti i soggetti responsabili alla raccolta sul territorio di una quota aggiuntiva del 15% rispetto al target di riferimento derivante dal D.M. 182/2019 con conseguente eventuale adeguamento del contributo ambientale fissato.
Infine è da sottolineare che idare nuova vita alle materie contenute in uno pneumatico giunto a fine vita è possibile grazie al riciclo. Il 70% di uno pneumatico è composto di gomma riciclabile, oltre a un 20% di acciaio e un 10% di fibre tessili anche essi recuperabili. La gomma può essere oggi devulcanizzata e reimpiegata per la produzione di nuovi pneumatici grazie all’innovativo progetto “
Da Gomma a Gomma” promosso da EcoTyre. Grazie all’accordo tra AGR e Versalis (la società chimica di Eni) si è entrati nella fase 4.0: mettere a punto soluzioni tecnologiche ed applicazioni per aumentare e migliorare il riutilizzo di gomma riciclata, in particolare elastomeri da usare in nuovi prodotti, tra cui nuovi pneumatici. La ricerca Versalis, con i suoi centri di Ravenna e Ferrara, quindi sta lavorando per la messa a punto formulativa e tecnologica di nuovi prodotti nelle applicazioni individuate.
Continua poi
PFU Zero, il progetto di raccolta straordinaria promosso da EcoTyre che negli anni ha permesso di avviare al recupero quasi 2,5 milioni di gomme: l’85% dei PFU gestiti è stato raccolto rimuovendo grandi depositi di gomme abbandonate, cosiddetti stock storici, che hanno rappresentato per anni un problema annoso per i Comuni che li ospitavano e il restante 15%, pari a oltre 300 mila gomme, attraverso iniziative di sensibilizzazione in collaborazione con i principali partner a livello nazionale, come Legambiente e Marevivo.
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