Nestlé Italia: verso le zero emissioni entro il 2050
In 10 anni diminuite del 45% le emissioni di CO2. Nel nostro Paese oltre il 90% dei rifiuti prodotti negli stabilimenti del Gruppo già destinati a riciclo, riuso o compostaggio.
Redazione ImpresaGreen
Negli ultimi 10 anni in Italia Nestlé ha ridotto del 45% le emissioni di CO2. Questo è solo uno degli importanti risultati conseguiti dall'azienda nel nostro Paese. Rappresenta il frutto di un articolato programma di azioni per raggiungere l'obiettivo di dimezzare a livello globale le emissioni di gas serra entro il 2030 e arrivare a quota zero entro il 2050.
Il cambiamento climatico è un rischio concreto per l'agricoltura, per la produzione di cibo e, di conseguenza, per il business delle aziende alimentari. Tuttavia, allo stesso tempo, le principali fonti di emissioni di gas serra (GHG) sono costituite proprio dalle attività legate alla catena del valore del settore alimentare.
Il lavoro finalizzato alla riduzione di GHG è affrontato dall'azienda da diversi anni: a livello italiano, ad esempio, negli ultimi 10 anni Nestlé ha ridotto del 45% le sue emissioni di CO2 in tutti i suoi stabilimenti. Inoltre, tutti gli stabilimenti del Gruppo Nestlé in Italia, insieme anche alla sede centrale di Assago, usano il 100% di energia elettrica acquistata da fonti rinnovabili e certificata RECS (Renewable Energy Certificate System). Entro il 2025 tutti gli 800 siti di Nestlé nel mondo utilizzeranno il 100% di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili. In 80 fabbriche su circa 130 in tutta l'area EMENA, l'azienda si serve già del 100% di elettricità rinnovabile.
Altro capitolo chiave è quello della sostenibilità del sistema di trasporto e distribuzione e l'azienda sta investendo per far evolvere il trasporto su gomma verso modalità alternative. Ad esempio, da sempre il Gruppo Sanpellegrino in Italia privilegia la logistica sostenibile con l'utilizzo dei trasporti su rotaia e su nave (34% nel 2019). Inoltre, proseguono anche i progetti che prevedono l'utilizzo di mezzi alimentati a GNL (gas naturale liquefatto), il combustibile fossile più "green" e la terza fonte di energia a livello globale (+6,3% 2019 vs 2018). I cambiamenti climatici si affrontano anche attraverso una gestione consapevole e sostenibile dei rifiuti, altro fronte su cui Nestlé lavora già da tempo: nel 2017, con tre anni di anticipo rispetto alla deadline definita, il Gruppo in Italia ha avviato al riciclo, al riuso o al compostaggio oltre il 90% dei rifiuti prodotti nei suoi stabilimenti grazie al piano Zero Waste for Disposal.
Per affrontare il problema delle emissioni generate dall'agricoltura, Nestlé lavorerà insieme ai suoi fornitori per trasformare il modo in cui viene prodotto il cibo, puntando su pratiche di agricoltura rigenerativa.
A livello globale, un terzo del suolo è già stato deteriorato. Per invertire questa tendenza, Nestlé incoraggia gli agricoltori a usare meno o nessun pesticida e ad applicare tecniche come la copertura permanente del suolo, la rotazione delle colture e una minore lavorazione del terreno. Questo contribuirà a conservare più carbonio e acqua nel terreno e a creare suoli e paesaggi più sani. Entro i prossimi cinque anni, l'azienda si procurerà il 20% dei suoi ingredienti chiave dall'agricoltura rigenerativa e arriverà al 50% entro il 2030.
I prodotti lattiero-caseari e le alternative vegetali da sempre caratterizzano l'offerta di Nestlé. Per questo il Gruppo sta sviluppando progetti in tutta l'area EMENA per rifornirsi da aziende lattiero-casearie a impatto zero e quindi ridurre le emissioni di carbonio. Anche per quanto riguarda l'approvvigionamento di caffè e cacao, l'azienda si impegna affinché la produzione di queste materie prime non sia legata alla deforestazione, che determina maggiori emissioni di carbonio. Infatti, entro il 2025, il 100% del cacao e del caffè utilizzati da Nestlé sarà di provenienza sostenibile. Per questo, il Gruppo sta lavorando con gli agricoltori per evitare la deforestazione e sta attuando un ambizioso piano di riforestazione. Anche le referenze dolciarie prodotte presso lo stabilimento Perugina di San Sisto rispettano a pieno questi standard di sostenibilità.
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Pubblicato il: 10/02/2021
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