Aruba ha
ufficializzato il suo ingresso nel progetto
GAIA-X con l’obiettivo di portare un contributo concreto nello sviluppo di un’infrastruttura sicura per la condivisione e l’accesso ai dati, ossia le basi per un’offerta cloud basata sui valori europei.
Ufficialmente presentato in occasione del Summit Digitale 2019, GAIA-X nasce
con l’intento di creare un cloud interoperabile e sicuro, basato sul rispetto di standard europei per avere una libera e trasparente circolazione dei dati, evitare il rischio di lock-in per le imprese e allo stesso tempo favorire la più ampia partecipazione e concorrenza fra cloud solution provider, con un sistema di certificazione a livello di compliance che garantisce l’esercizio del diritto e della tutela dei dati.
GAIA-X rappresenta un’entità giuridica,
sostenuta dalla Commissione europea e i primi servizi secondo lo standard di GAIA-X potrebbero essere lanciati ufficialmente già nel 2021. È un progetto aperto a tutti i paesi che decideranno di contribuire alla sua crescita e aderire in qualità di membri: come obiettivo, punta a fornire alle aziende europee un cloud con degli standard di sicurezza garantiti dal sistema istituzionale europeo.
L’
Italia è già il terzo paese per rappresentanza di aziende, dopo Germania e Francia. Grandi nomi del tech si annoverano tra i fondatori del progetto, 22 in totale le aziende e le associazioni fondatrici a cui vanno aggiunti numerosi altri operatori recentemente ufficializzati, tra cui Aruba come
Day-1 Member del progetto.
“Siamo consapevoli di quanto i dati rappresentino una risorsa strategica per ogni realtà aziendale: GAIA-X si propone di dettare un nuovo standard europeo per la creazione e l’erogazione di servizi cloud ideali per la conservazione, gestione ed elaborazione dei dati di imprese e cittadini. Questo mira a rafforzare l’innovazione e l’adozione del cloud computing favorendo al tempo stesso la sovranità digitale europea. – ha commentato Stefano Cecconi, Amministratore Delegato di Aruba –
Abbiamo aderito con entusiasmo al progetto perché crediamo che qualunque servizio erogato a cittadini e imprese - italiani o europei – debba rispettare le stesse leggi, gli stessi principi e lo stesso standard tecnico in modo da garantire la totale interoperabilità tra gli operatori aderenti a tutto vantaggio degli utenti.”
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
ImpresaGreen.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.
Notizie che potrebbero interessarti:
Aruba e Arelion: nuovo Point of Presence...
Brevetti: in Italia la parola d’ordine sono le...
I dispositivi Panasonic Toughbook nella prima...
Soldo introduce il monitoraggio automatico...
Schneider Electric aumenta la capacità...
Rapporto “Mobilità Sostenibile 2024”: il ruolo...