Klopman: rifiuti ridotti del 40% grazie a produzione di tessuti green
L’azienda ha pubblicato la quinta edizione del proprio bilancio di sostenibilità e adottato la misurazione “carbon footprint” per misurare l’impatto delle proprie attività in termini di CO2.
Redazione ImpresaGreen
Klopman, leader europeo nella produzione di tessuti per abiti da lavoro, ha aderito ufficialmente all’accordo Global Compact delle Nazioni Unite che impegna le aziende ad operare in supporto agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) adottati il 25 settembre 2015 dall’Assemblea Generale dell’ONU ed orientati allo sradicamento della povertà estrema, alla diffusione della pace ed alla promozione della prosperità e dello sviluppo umano a livello globale entro il 2030.
Un’ulteriore testimonianza concreta dell’orientamento di Klopman verso un modo etico di fare impresa, certificato dai dati dell’ultimo bilancio di sostenibilità 2019-2020 che mette in evidenza importanti traguardi raggiunti quali: una diminuzione annua di oltre 4mila tonnellate nelle emissioni di CO2, un aumento del 25% di tessuti prodotti con materie prime sostenibili, una riduzione del 40% di rifiuti prodotti rispetto al biennio 2017-2018, l’equivalente di oltre 8 milioni di bottiglie di plastica riutilizzate grazie all’adozione di poliestere riciclato nella produzione della gamma di tessuti green. Questi ultimi disponibili anche con certificazione “Made in Green” emessa da OEKO-TEX, importante sistema indipendente di test e certificazione nel settore tessile, che offre ai clienti la garanzia che i prodotti siano stati realizzati con materiali non nocivi, in stabilimenti nei quali vengono adottate procedure rispettose dell’ambiente e in un ambiente lavorativo sicuro e socialmente responsabile.
L’azienda inoltre si è dotata di un sistema di analisi del “carbon footprint” dei propri prodotti, misura che esprime in CO2 equivalente il totale delle emissioni di gas ad effetto serra associate direttamente o indirettamente ad un prodotto. Un impegno mirato non solo a monitorare in modo costante e trasparente l’impatto delle attività aziendali in termini di consumi di materie prime e di energia ma anche a identificare e realizzare interventi di riduzione delle emissioni o misure per la neutralizzazione delle emissioni.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
ImpresaGreen.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.
Pubblicato il: 08/10/2020
Notizie che potrebbero interessarti:
Da BNP Paribas un fondo per rispondere alla...
Alluminio: a METEF 2025 le innovazioni per la...
Edileco arriva a Milano con il primo ufficio...
C.O.I.M. presenta il nuovo Bilancio di...
Epson collabora con Maersk per ridurre le...
RENTRI: al via stampa nuovo modello di registro...