E’ indubbio: il COVID-19 e i relativi protocolli di quarantena hanno portato tutti ad
essere online molto di più e per molte più ore di quante non fossero in precendenza. Tra
il 2015 e il 2020 il
consumo globale di energia per tutto ciò che è digitale è
aumentato di circa il 9% all'anno e, secondo il progetto
Shift, sarà responsabile di circa l'8% delle emissioni di gas serra (GHG) entro il 2025. Si stima infatti che
le attività digitali nel 2020 emetteranno la stessa quantità di CO2 che l'intero Medio Oriente ha emesso nel 2017.Molte aziende riconoscono questo rischio e stanno rispondendo alla richiesta di
implementare pratiche commerciali più sostenibili. A partire da luglio 2020, oltre
900 imprese si sono impegnate a intraprendere un'azioni concrete per il
clima, fondando le loro scelte su basi scientifiche. Inoltre, le organizzazioni cercheranno di
ridurre la loro carbon footprint nei loro spazi e nei data center.
I proprietari di
spazi fisici e gli operatori di data center che possono
offrire strutture e servizi alimentati da energia rinnovabile avranno l'opportunità di distinguersi, di guidare il mercato e di
avere un impatto ambientale positivo.
Rob Johnson, CEO di Vertiv, ha dichiarato:
"il settore è alle prese con sfide di capacità e applicazioni avanzate che stanno imponendo cambiamenti significativi ai data center di ogni forma e dimensione. Il messaggio ai fornitori di apparecchiature per data center è chiaro: lo status quo non è accettabile".
Data center in trasformazioneTutto ciò comporta una sfida: con un'esigenza così immediata di un'i
nformatica rispettosa dell'ambiente, come possono i
data center sviluppare strategie di utilizzo dell'energia più efficienti in un mondo sempre più affamato di spazio? Anche se non esiste una risposta semplice, i fornitori possono prendere iniziative che vanno nella giusta direzione.
I data center devono prima di tutto concentrarsi sulla gestione dei rifiuti esistenti prima di esternalizzare nuove soluzioni.
Trovare il modo di
diminuire l'uso di energia non necessaria è il primo passo per soddisfare le richieste dei clienti di decisioni sostenibili nella catena di fornitura.
Akamai cerca di essere all'avanguardia in questo. I moderni data center possono essere parte integrante dell'efficienza aziendale.
Dal 2015, la piattaforma di Akamai è cresciuta di oltre il 182%, ma ha utilizzato il 61% di energia in meno per gigabit di capacità di rete. Poiché la piattaforma continua ad espandersi, è responsabilità dell’azienda ridurre il più possibile il suo impatto sull’ambiente. Come Akamai, molte aziende guardano alla propria supply chain per la riduzione delle emissioni, ma faticano a fare partire un cambiamento reale. In qualità di thought leader,
Akamai sta già implementando metodi innovativi per ridurre l’impatto attraverso una
maggiore efficienza del software, dell'hardware e della piattaforma, tramite l'approvvigionamento di energia rinnovabile nei mercati più critici e la collaborazione con i fornitori di co-location green, ove possibile.
Akamai è nata e cresciuta al MIT di Boston, il passo più logico per far progredire l'azione sostenibile è stato quello di
sviluppare un'educazione significativa legata alle radici aziendali.
LESSEN, un programma per sviluppare strategie energetiche sostenibiliGrazie al progetto
Future of Internet Power (FoIP), A
kamai sta lavorando con altre aziende in tutto l'ecosistema di Internet per sviluppare una
nuova iniziativa chiamata LESSEN. La Renewable Energy Buyers Alliance (REBA), che rappresenta il gold standard negli acquisti di energia rinnovabile, in collaborazione con Akamai, ha annunciato la creazione del
LESsor Sustainable Energy Network (LESSEN). Il programma, il primo nel suo genere, è
un programma educativo di 10 mesi, rilevante, significativo e interattivo,
per i proprietari di immobili e gli operatori dei data center di co-location, con l'obiettivo di
sviluppare strategie energetiche sostenibili, che siano di successo e di lunga durata.
LESSEN si baserà sul successo dell'iniziativa FoIP di REBA, che ha già permesso ai player più importanti del mondo internet di
agire e implementare i principi per aumentare la sostenibilità ambientale, affrontando il ritardo dell'industria nello sviluppo dell'uso delle energie rinnovabili nel mondo della co-location.
La
collaborazione e la formazione all’interno del settore, come avviene con il programma LESSEN, sono le pietre focaie per
innescare il cambiamento necessario per ridurre l'impatto ambientale dell'uso moderno di internet. Tuttavia, non è l'unico modo.
Incoraggiare un'azione legislativa collettiva verso la neutralità delle emissioni di carbonio è altrettanto importante.
Akamai ha recentemente partecipato ad una serie di iniziative legislative con l'aiuto del
Ceres BICEP Network, incentrate sul sostegno a comunità più verdi e più sane. Insieme ad altre 100 aziende, Akamai ha sponsorizzato
l'Iniziativa regionale sui trasporti e sul clima per migliorare i trasporti e sviluppare l'economia dell'energia pulita negli Stati del nord-est e del medio-atlantico. Akamai ha anche fatto parte del
Virginia Clean Economy Act per aiutare a rendere scalabili le risorse energetiche pulite in modo economicamente conveniente, con l'intenzione di mettere lo stato della Virginia sulla strada verso un sistema di energia elettrica senza emissioni di carbonio al 100% entro il 2050.
Verso un futuro greenAkamai sta lavorando per
ridurre l'impatto delle proprie attività con l’obiettivo di accelerare un progresso significativo verso un
futuro con emissioni nette zero per il proprio business, e di essere parte di un più ampio movimento verso
'net zero emission' per tutti. Il lavoro di sostenibilità richiede però una voce collettiva e Akamai non può fare ciò da sola.
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