La responsabilità sociale è un tratto distintivo delle aziende di successo. Anche nel difficile periodo dell'emergenza sanitaria da COVID-19, IBM ha investito in tecnologia e talenti per risolvere problemi legati all’ambiente, alla società e alla governance.
Nel 2019 e nella prima metà del 2020 IBM ha fatto fronte con i suoi progetti a questioni di carattere
sociale, ambientale ed economica, collaborando con aziende, Governi, azionisti e organizzazioni no profit. La forte presenza in Italia dell'azienda si è tradotta in tre progetti di grande importanza.
Il primo è stato
P-Tech, un'iniziativa formativa che ha coinvolto quattro scuole superiori di Taranto per un totale di 170 studenti. Grazie al progetto i giovani hanno avuto la possibilità di conseguire una
specializzazione orientata alla tecnologia e apprendere i nuovi skill richiesti dal mondo del lavoro.
P-Tech ha avuto una durata di sei anni, dal triennio del liceo fino alla conclusione della laura triennale al Politecnico di Bari. I temi di studio proposti ai ragazzi includevano Intelligenza Artificiale, Cybersecurity, Cloud, Blockchain, IoT e altro.
Si è poi rivelata particolarmente utile nel periodo del lockdown l'iniziativa per il
Distance Learning. Portato avanti in collaborazione con Cisco, questo progetto di solidarietà digitale ha permesso di avere a disposizione aule virtuali gratuite che hanno garantito continuità all'apprendimento degli studenti. In Italia il progetto ha coinvolto 120.000 studenti in oltre 150 scuole, grazie all'impegno di 500 volontari IBM.
Usando la piattaforma di collaboration Cisco WebEx i ragazzi hanno potuto condividere contenuti, comunicare e assistere a lezioni in diretta. Grazie a questa iniziativa studenti e insegnanti hanno potuto superare la prova della
didattica a distanza durante la pandemia.
Nel
Corporate Social Responsibility Report rientrano poi le iniziative di
sostenibilità ambientale. In questo frangente IBM si sta impegnando per ridurre l'impatto delle sue attività sull'ambiente. Nel 2019 l'azienda ha ridotto del 4,5% il suo consumo totale di energia. Il dato comprende anche i data center. L'obiettivo a lungo termine è di usare energie rinnovabili per il 55% del suo fabbisogno entro il 2025.
IBM è inoltre intervenuta a supporto della
produzione di cibo più sostenibile, con iniziative che chiamano in causa agricoltura e allevamenti ittici. Nel primo caso la convinzione è che il supporto tecnologico sia un grande aiuto per migliorare la produttività agricola, fortemente influenzata dal clima.
L'azienda norvegese Yara ha iniziato a usare la potenza di elaborazione di IBM Watson Studio, IBM PAIRS technology, The Weather Company e di altri servizi per fornire
previsioni meteorologiche super localizzate. Potrà così offrire raccomandazioni personalizzate e in tempo reale agli agricoltori per aiutarli ad aumentare la produzione, risparmiare acqua e diminuire l'uso di fertilizzanti e pesticidi.
Per quanto riguarda gli allevamenti ittici, IBM Research Europe sta sviluppando una piattaforma di gestione dell'acquacoltura. Grazie all'integrazione di dati provenienti da molteplici fonti, e all'elaborazione tramite Intelligenza Artificiale, permetterà di prendere decisioni a beneficio della salute dei pesci e della sostenibilità ambientale.
Anche se non riguarda l'Italia, è infine di particolare interesse una soluzione sviluppata in Australia che permette di ridurre il
consumo energetico e le emissioni di gas serra dei sistemi di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell'aria negli edifici commerciali.
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