Lo scorso giovedì una
balena di 12 tonnellate si era arenata sulle spiagge di
S. Rossore facenti parte del parco naturale di
Migliarino in Toscana, probabilmente a causa di un disorientamento dovuto agli impianti elettronici delle navi.
Dopo circa 20 ore di lavoro, si è conclusa questa mattina l'operazione di
affondamento della carcassa del cetaceo che servirà a creare un
nuovo ecosistema nei fondali.
La balena morta era stata caricata su una chiatta intorno alla mezzanotte di ieri e successivamente trasportata nell'area di affondamento.
L'operazione, coordinata dal professor
Stefano Dominici, geologo dell'
Università di Firenze, ha richiesto più tempo del previsto a causa delle dimensioni del mammifero marino
lungo 25 metri e
pesante 12 tonnellate.
L'affondamento dell'animale si rivelerà utile all'ecosistema marino della zona, che sarà monitorato da un team di esperti coordinato da Dominici in collaborazione con
Fabrizio Serena, responsabile area mare di
Arpat.
Nei prossimi giorni, la
Capitaneria di Porto di Livorno emetterà un'
ordinanza per segnalare la presenza del cetaceo sul fondale marino a circa 50-60 metri.
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