Smart City, Green City: come una città iperconnessa può essere Green
Il parere di Schneider Electric
Risponde Andrea Natale, Business Development & Marketing Manager, Buildings – Schneider Electric
Autore: Redazione ImpresaGreen
In che modo la tecnologia può rendere più sostenibili le città del futuro?
La digitalizzazione rappresenta un’opportunità senza precedenti per programmare uno sviluppo sostenibile delle città: sia in ottica di riqualificazione e trasformazione dell’esistente, sia in ottica di innovazione futura. Digitale è sinonimo di dato: dato che, opportunamente raccolto e analizzato, si trasforma in informazioni preziose su tutti gli elementi che incidono sulla sostenibilità: con i dati energetici provenienti dai sistemi di gestione dell’energia possiamo ottimizzare l’uso di questa risorsa, evitare gli sprechi e disporre di informazioni che consentono anche di integrare al meglio le energie di tipo rinnovabile nel “mix” che alimenta le infrastrutture cittadine, le abitazioni, le attività industriali o commerciali.
Tutto il mondo dell’IoT, attraverso una sensoristica sempre più economica e semplice da adottare, consente di creare nell’ambiente urbano una rete di raccolta di dati relativa a tutti i sistemi collegati a emissioni climalteranti: i sistemi di trasporto, i sistemi che regolano il riscaldamento e il condizionamento o l’illuminazione per esempio. Nella visione di Schneider Electric la tecnologia - resa disponibile attraverso una piattaforma di connettività aperta, interoperabile e abilitata sull’IoT che noi chiamiamo EcoStruxure – è lo strumento più versatile e potente che abbiamo a disposizione e che siamo chiamati a usare per fare in modo che le città riducano il loro impatto ambientale.
Smart City non è un progetto, è un work in progress che richiede anni di pianificazione e implementazione e che coinvolge tutti i settori, dalla nettezza urbana ai servizi. Secondo voi, quali dovrebbero essere i primi interventi e perché?
Non esiste una strada unica per realizzare una smart city. Passare dalla città tradizionale alla città “smart” è un percorso che coinvolge tanti stakeholder, ai quali si richiede in primo luogo di accettare una visione condivisa e comune del futuro della città: c’è l’amministrazione, ci sono i cittadini, le aziende che compongono il tessuto economico della città, i gestori di tutti i servizi che consentono alla città di prosperare. Tutte queste persone devono affrontare un cambiamento che è anche culturale e collaborare.
Detto questo, vorrei richiamare l’attenzione in particolare sul tema degli edifici: gli edifici sono i maggiori consumatori (e dissipatori) di energia e producono emissioni di CO2 importanti – basti pensare ai sistemi di riscaldamento, che quando sono obsoleti sono fonte di un pesante inquinamento ambientale. Non è un caso che in questi anni si siano susseguiti interventi volti a stimolare la riqualificazione energetica e strutturale degli edifici nelle nostre città: è uno degli ambiti in cui, sostituendo fonti fossili con rinnovabili, migliorando l’isolamento, adottando sistemi di gestione intelligente si possono ottenere decine di punti percentuali di efficienza energetica in più.
La trasformazione digitale dell’energia offre alle città del presente la possibilità di diventare “smart” in un processo di riqualificazione continuo e abilitato dalle tecnologie dell’Internet of Things.
L’energia è del resto uno dei tre elementi chiave da prendere in considerazione in qualsiasi intervento in ottica smart city: si deve pensare all’energia, all’automazione e alla connettività. Ogni sistema consuma energia e gestire quell’energia in modo intelligente è fondamentale per ridurre le emissioni e migliorarne le performance; per affrontare la complessità in modo efficace e poter applicare su larga scala interventi “smart” sui sistemi della città è essenziale introdurre degli elementi di automazione; la connettività consente di mettere a fattor comune i dati, ottenere informazioni, intervenire in tempo reale per ottimizzare la gestione dei servizi e soprattutto integrare tra loro diversi sistemi, moltiplicando la capacità di farli funzionare in modo intelligente, armonico e più sostenibile.