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Ricerca Estra: smart city nel nostro Paese? Per 4 italiani su 5 ancora non esistono

I benefici attesi: in testa la riduzione dell'inquinamento (40%). Per quasi 9 italiani su 10 in prospettiva ci sono prenotazioni online di visite mediche, wifi gratuito e app per servizi cittadini. Dipendenza da tecnologia (42%) e dalla connessione (36%) i principali rischi.

Redazione ImpresaGreen

Estra - tra gli operatori leader in Italia nel settore della distribuzione e vendita di gas naturale, attivo anche nella vendita di energia elettrica - ha presentato i risultati dell'Indagine "Opinioni e attitudini degli italiani verso le smart city".
La ricerca condotta dall'Istituto di ricerca Piepoli è stata commissionata da Estra in prima linea nello sviluppo della smart city con l'implementazione di progetti 5G e il cablaggio a banda ultra larga FTTH.
 L'indagine analizza il grado di conoscenza degli Italiani verso le smart city; oltre la metà dei cittadini (51% del campione) ha sentito parlare di città 4.0 ma la definizione di cosa sia risulta ancora vaga e indefinita: la maggioranza identifica la smart city con la città innovativa, interconnessa e basso impatto ambientale, in cui la tecnologia determina un miglioramento nella qualità di vita dei cittadini e in cui i servizi pubblici sono ottimizzati e rinnovati. Emerge un'immagine estremamente positiva delle città 4.0 apprezzate per i molteplici benefici che possono apportare.
Dalla smart city la maggioranza degli italiani si attende, innanzitutto, una riduzione dell'inquinamento (40%) e degli sprechi di energia e risorse (34%) mediante la gestione intelligente di rifiuti, acqua e la costruzione di edifici basati su criteri di efficienza energetica; seguono il miglioramento della qualità di vita con servizi sanitari più efficienti; e ancora, maggiore sicurezza grazie a videosorveglianza e a tecnologie di controllo cittadino compresi i sistemi di regolazione del traffico.
 
Nella fotografia complessiva del Paese per 9 italiani su 10 ai primi posti tra i servizi di interesse della smart city del futuro si posizionano i servizi sanitari seguiti dalle reti internet wireless gratuite e dalle app smartphone per i servizi cittadini. In cima alle preferenze (87% del campione) la prenotazione di visite e esami medici tramite internet/app per smartphone. Se nel Nord e Sud Italia l'interesse prioritario ricade sui servizi medici, il Centro esprime invece una netta preferenza per la gestione efficiente dell'energia e dei rifiuti considerate priorità nell'identikit ideale di smart city. 
È ambivalente l'approccio degli italiani verso la tecnologia e i servizi di connessione della città 4.0; da una parte reti internet wireless gratuite e app smartphone sui servizi cittadini sono annoverate tra i servizi di maggiore interesse (85% e 86% del campione), dall'altra sono all'origine della cd. "dipendenza da tecnologia" (42%) e "da connessione" (36%), i due principali rischi insiti nella smart city secondo gli italiani. Tale polarità di opinioni emerge con maggiore evidenza nel Sud Italia in cui la tecnologia rappresenta il principale rischio della città intelligente ma anche un elemento positivo in grado di ridurre le distanze economiche tra classi sociali.
Il divario tra modello di smart city e realizzazione concreta sul territorio è ancora ampio; per 4 italiani su 5 le città 4.0 ancora non esistono nel nostro Paese; si accostano di più alla smart city i grandi centri urbani con Milano in testa, seguita da Torino e Roma. Nella costruzione di città del futuro una responsabilità di primo piano viene attribuita alla sfera pubblica - amministrazioni comunali, Stato e Regioni - che ha il compito di porre in campo iniziative e strategie di rinnovamento delle città nell'ottica smart city. Nella guida al cambiamento, le multiutility svolgono per gli italiani (92%) il ruolo di apripista partecipando alla costruzione della smart city al fianco dei Comuni.
Tra i contributi principali delle aziende energetiche per gli italiani, l'aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili, lo sviluppo di tecnologie per l'efficienza energetica degli edifici e il miglioramento e potenziamento delle reti elettriche.


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Pubblicato il: 21/02/2020

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