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ROMEO, l'impianto che trasforma vecchi computer e cellulari in miniere d'oro

Nell’ultimo anno in Italia la raccolta di RAEE ha registrato un incremento del 10% rispetto al 2018, per un totale di oltre 343 mila tonnellate (dati Centro Coordinamento RAEE), corrispondenti a circa il 43% dei RAEE.

Redazione ImpresaGreen

Un team di ricercatori ENEA ha messo a punto ROMEO, il primo impianto pilota in Italia per il recupero di materiali preziosi da vecchi computer e cellulari attraverso un processo a “temperatura ambiente” e senza pretrattamento delle schede elettroniche.
ROMEO (Recovery Of MEtals by hydrOmetallurgy) ha una resa del 95% nell’estrazione di oro, argento, platino, palladio, rame, stagno e piombo da rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). Ubicato presso il Centro Ricerche Casaccia, a nord di Roma, l’impianto pilota utilizza un processo idrometallurgico brevettato ENEA, che consente una drastica riduzione dei costi energetici rispetto alle tecniche pirometallurgiche ad alta temperatura. Le schede elettroniche sono trattate senza essere sottoposte a un processo di triturazione, mentre le emissioni gassose vengono trattate e trasformate in reagenti da impiegare nuovamente nel processo stesso, minimizzando in questo modo impatto ambientale e produzione di scarti. Inoltre è caratterizzato da modularità e flessibilità che consentono di trattare anche piccole quantità di rifiuti e di scegliere il grado di purezza del metallo recuperato in funzione delle esigenze di mercato.
“I RAEE rappresentano una fonte di materie prime che potrebbe affrancare il nostro Paese e l’Europa dalle importazioni provenienti da Cina, Africa e Sud America”, spiega Danilo Fontana, primo ricercatore del Laboratorio Tecnologie per il Riuso, il Riciclo, il Recupero e la valorizzazione di Rifiuti e Materiali di ENEA.
Secondo stime ENEA, dal trattamento di 1 tonnellata di schede elettroniche è possibile ricavare 129 kg di rame, 43 kg di stagno, 15 kg di piombo, 0,35 kg di argento e 0,24 kg di oro, per un valore complessivo di oltre 10 mila euro (al prezzo attuale di mercato).

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Pubblicato il: 07/02/2020

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