Roma: nell’ex Lavatoio del Porto Fluviale nasce un polo green per le imprese
Accessibilità, integrazione, sinergia, rigenerazione urbana, sostenibilità, tecnologia. A Ostiense, quadrante cittadino in continuo fermento, un nuovo spazio di 2000 mq restituito alla città e aperto alla cittadinanza.
Redazione ImpresaGreen
Nell’ex Lavatoio Lanario di Via del Porto Fluviale a Roma, riprogettato a partire dalle richieste del territorio raccolte tramite indagine social e mirata,
un nuovo spazio dall’archeologica industriale capitolina viene restituito e aperto alla città: qui nasce un polo imprenditoriale per
imprese, start up, artigiani e non solo; qui fioriranno un
orto urbano, un orto idroponico, un giardino sensoriale e un giardino d’inverno; qui viene proposto un fitto calendario di
eventi aperti e dedicati a tutti e completamente accessibili, affiancati da un
bistrot a KM zero; qui apre alla città uno spazio poliedrico dedicato al mondo dell’
innovazione culturale, sociale e tecnologica.
Con i suoi 2000 mq di spazi rigenerati, le Industrie Fluviali vanno a costituirsi come spina dorsale di un articolato ecosistema della cultura. Una struttura composta da 400 mq di spazi di lavoro condiviso, 5 sale dedicate ad incontri, riunioni, mostre, talks ed eventi, un’area food e
una magnifica terrazza vista Gazometro, la stessa che ha ospitato le riprese del celebre film “Le fate ignoranti” del regista Ferzan Özpetek.
Collocato in un edificio di quella che nella prima parte del ‘900 è stato il Lavatoio Lanario Sonnino, uno stabilimento in cui lavoravano prettamente donne, come testimoniato dalle grandi immagini che arricchiscono gli spazi, Industrie Fluviali è stato recuperato
valorizzando gli elementi di archeologia industriale presenti, in un
inedito dialogo partecipativo con il territorio, sempre attento ai nuovi stimoli sociali. È così che Industrie Fluviali diventa approdo per chi volesse condividere idee e valori, con l’area di co-work supportata dalle nuove frontiere tecnologiche in fatto di business management, ma soprattutto
una “casa di tutti” in cui vivere un flusso continuo di eventi aperti a tutti e completamente accessibili. In un alternarsi virtuoso di eventi rivolti al territorio negli
spazi post - industriali ravvivati dal design contemporaneo tra vetro e resine, giardino d’inverno e bistrot, spazio anche alle
attività per i più piccoli, tra artigianato e tecnologia, e poi ancora visite guidate e momenti di approfondimento sul clima e sul viaggio dell’acqua, elemento cardine della città.
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