"Un contesto di regole che possa rendere efficace l’istituto dell’end of waste è fondamentale per proseguire nel percorso virtuoso che l’Italia ha intrapreso verso un modello di economia circolare e per consentire alle imprese di essere protagoniste di questo modello". E’ quanto ha ribadito CNA nell’audizione davanti alla
commissione ambiente della Camera auspicando la rapida approvazione dell’emendamento presentato dalle forze politiche di maggioranza al decreto sulle crisi aziendali.
CNA ha ricordato che "dopo un anno e mezzo di blocco del riciclo ed una insostenibile inerzia rispetto alla necessità di trovare soluzioni per far ripartire i processi autorizzativi degli impianti del riciclo, bloccati a seguito di una sentenza del Consiglio di Stato, e successivamente, da una norma inserita nel decreto sblocca cantieri, con una proposta di maggioranza che può trovare spazio nell’iter di conversione del decreto crisi aziendali potrebbe finalmente arrivare la risposta all’emergenza che il mondo delle imprese da mesi chiede a gran voce".
L’emendamento, infatti, ripristina la possibilità per le Regioni
di autorizzare caso per caso gli impianti di riciclo per flussi non disciplinati da specifici regolamenti comunitari o nazionali, come accadeva prima della Sentenza del Consiglio di Stato, e secondo quanto previsto dall’art. 6 della nuova Direttiva Europea sui Rifiuti.
Non mancano però ancora alcune criticità. Il medesimo emendamento ha previsto anche una procedura di controllo, seppure ex post, estremamente farraginosa che rischia di risultare in concreto difficilmente attuabile e quindi inefficace, oltre che onerosa (in funzione dell’istituzione di uno specifico gruppo di lavoro presso il Ministero dell’Ambiente), creando ulteriori incertezze per le imprese del settore.
"Risulta positiva invece la previsione di un registro delle Autorizzazioni, secondo un obiettivo di trasparenza e pubblicità delle informazioni ambientali. Un ulteriore sforzo andrebbe fatto, inoltre, per
garantire procedure più rapide ed efficaci per l’approvazione di specifici decreti ministeriali necessari per regolare l’end of waste di specifici flussi.
Tali decreti devono perseguire un bilanciamento tra norme ambientali e garanzie per la qualità dei prodotti e dei manufatti, all’insegna dell’Economia circolare. In questo senso i regolamenti EoW dovrebbero quindi essere strumenti di innovazione e di evoluzione tecnologica, in grado di promuovere l’aggiornamento delle tecniche e la migliore integrazione possibile nell’attualità del mondo produttivo.
In conclusione, su questo tema occorre
ripartire rapidamente e in maniera efficace, in modo da sbloccare gli investimenti delle molte imprese virtuose e impegnate nel sistema del riciclo, garantendo al contempo una gestione dei rifiuti più sostenibile e a tutela dell’ambiente e della legalità" conclude la CNA.
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