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Green e oltre: Lexmark a tutta sostenibilità

L’impegno dell’azienda si traduce in una serie di attività e soluzioni volte a sostenere la Corporate Social Responsibility con attenzione all’impatto globale e nei confronti della comunità.

Redazione ImpresaGreen

La lunga storia d’innovazione e impegno in ambito di Corporate Social Responsibility e Sostenibilità Ambientale di Lexmark inizia 25 anni fa con il primo programma gratuito di raccolta delle cartucce esauste: Lexmark Cartridge Collection Program (LCCP). Da allora, si sono fatti sempre più ambiziosi gli obiettivi e i traguardi raggiunti dall’azienda per la Responsabilità Sociale d’Impresa, sia a livello globale che attraverso specifici progetti locali. In questi anni l’azienda ha abbracciato e fatto propri progetti di grande portata che vanno dall’attenzione ai consumi energetici e di acqua, alla partecipazione a politiche di governance a livello mondiale (dal 2008 aderendo ad esempio ai principi del Global Impact delle Nazioni Unite), alla conformità e certificazione dei prodotti, progettazione e ciclo di vita sostenibile, fino al controllo delle emissioni e all’efficienza energetica.
Puntando a un’economia sostenibile per creare soluzioni ambientali a vantaggio della comunità, in materia di Responsabilità Sociale d’Impresa, Lexmark pone tra i suoi principali obiettivi la riduzione delle emissioni di gas serra (42% in meno a partire dal 2005), e del consumo di acqua (utilizzo ridotto del 54% nell’ultimo decennio), attraverso programmi mirati di gestione e riciclo dell’acqua, nonché di sensibilizzazione dei dipendenti. Ma sono anche altri i traguardi raggiunti da Lexmark: come il mantenimento di una percentuale di riciclo pari ad almeno il 75% dei rifiuti generati e la riduzione del 37% delle emissioni derivanti dal trasporto dei prodotti a partire dal 2005.
Altro obiettivo fondamentale per l’azienda, in termini di efficienza delle risorse, è quello di incrementare l’utilizzo di contenuti plastici riciclati dopo il consumo (postconsumer recycled, PCR) nelle cartucce toner, dall’attuale 12% al 25% entro il 2018.
Lexmark sostiene i principi chiave dell’Economia Circolare – che vanno dalla progettazione, produzione, distribuzione e utilizzo dei prodotti, fino alla fine del ciclo di vita e al riutilizzo dei materiali. Basti pensare che dal 1996, sono stati riutilizzati oltre 42 milioni di kg di materiale proveniente da cartucce recuperate, convertendo milioni di cartucce esauste in ricondizionate certificate Lexmark. Dal 1991, infatti, l’azienda offre ai propri clienti un metodo semplice per la restituzione delle cartucce toner esauste, attraverso il Lexmark Cartridge Collection Program (LCCP). Si tratta di un servizio gratuito di raccolta utilizzato dal 90% dei clienti.
Allo stato attuale, quasi 1 cartuccia su 3 viene raccolta nel mondo tramite gli eco-box collocati negli uffici. Per il materiale che viene restituito, Lexmark persegue una politica che tende ad evitarne lo smaltimento in discarica o l’incenerimento, con l’obiettivo di arrivare a riutilizzare direttamente il 50% del materiale in termini di peso entro il 2018 – rispetto all’attuale 34% -  ed il resto avviato a processi di riciclo. Le cartucce toner dell’azienda vengono prodotte in diverse località nel mondo: negli USA, in Messico, in Cina e Polonia.
Lexmark ha l’obiettivo esplicito di generare localmente l’80% dei propri prodotti di consumo entro il 2017, aumentando così le probabilità che una cartuccia venga commercializzata nella medesima regione in cui è stata prodotta. Questa regionalizzazione favorisce la creazione di nuovi posti di lavoro per l’economia locale, creando inoltre una supply chain più breve con un impatto di CO2 ridotto e migliorando la disponibilità dei prodotti per i clienti.

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Pubblicato il: 16/02/2016

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